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Fortuna: i progetti per Palazzo Bellomo (1952-1970)

Martedì 18 giugno alle 17, a Palazzo Bellomo di Siracusa, inaugurazione della mostra organizzata per la 3a Giornata nazionale degli Archivi di Architettura

Palazzo Bellomo

Martedì 18 giugno alle 17, a Palazzo Bellomo di Siracusa, s'inaugura la mostra Dall’Archivio al Museo. Enzo Fortuna: i progetti per Palazzo Bellomo (1952-1970) organizzata dalla struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa e dalla Galleria regionale di Palazzo Bellomo nell'ambito della 3a Giornata nazionale degli Archivi di Architettura promossa dall’Associazione Nazionale Archivi di Architettura contemporanea, di cui l’Università di Catania è socio fondatore.

La mostra - che resterà aperta fino al 18 luglio - è curata da Maria Rosaria Vitale e da Zaira Barone. All’incontro, al quale partecipano il prorettore dell'Università di Catania Alessandra Gentile e il presidente del Consorzio universitario "Archimede" Roberto Meloni, sono previsti interventi di Carmela Vella (direttrice della Galleria), Bruno Messina (presidente della sds Architettura), Elisabetta Pagello (sds Architettura - segretario di AAA/Italia), Luigi Fortuna (dipartimento di ingegneria elettrica elettronica e informatica – Università di Catania), Maria Rosaria Vitale (sds Architettura), Salvo Adorno (dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania).

Il tema della giornata. I restauri di palazzo Bellomo iniziati nei primi anni del Novecento raccontano una complessa stratificazione di correzioni, emendamenti, sostituzioni di interventi precedenti; il risultato è un palinsesto di architetture di epoche diverse, di atteggiamenti, di interpretazioni, di metodologie di restauro.

Questa la rapida cronistoria:

  • 1904 – 1909: coinvolgimento dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti di Palermo, sotto la vigile regia di Paolo Orsi cui si deve l’acquisizione del palazzo e la sua destinazione a Museo di arte medievale e moderna
  • dal 1941: interventi di Piero Gazzola sotto la responsabilità di Sebastiano Agati, conservatore del museo
  • dal 1950: il terzo, importante ciclo di restauri al palazzo nuovi interventi avviati sotto la direzione di Santi Luigi Agnello. Già nel 1940 le collezioni antiche erano confluite nel Museo archeologico nazionale. Tra il 1952 e il 1953 è attuato il progetto elaborato dall’architetto siracusano Enzo Fortuna (1921- 979). In verità l’impegno si protrasse negli anni successivi comprendendo più cicli di lavori, tra cui i progetti dell’allestimento e degli arredi.

Il legame fra Fortuna e Agnello è elemento chiave per la comprensione di questo terzo intervento. Raffinato disegnatore, Fortuna aveva già avuto modo di collaborare con Giuseppe Agnello, padre del direttore del museo, redigendo per lui numerosi rilievi a corredo dei testi sull’architettura siracusana di età aragonese. Nei cantieri di restauro di San Pietro, di San Martino e in quello successivo per l’antiquarium delle catacombe di San Giovanni, Fortuna si confrontava con edifici del passato e molto spesso i restauri costituirono l’occasione per verificare e approfondire le indagini storiche. Il progetto per il Bellomo è dunque la prosecuzione di un rapporto di collaborazione con Santi Luigi, che del padre ripercorreva interessi culturali e impegno istituzionale presso l’amministrazione della tutela.

Il Fondo Fortuna - custodito presso la sds di Architettura dell’Università di Catania grazie alla generosa donazione del figlio Luigi e della nuora Doretta Pantano - restituisce documenti di questo lavoro incessante: appunti, schizzi, disegni dei particolari architettonici, delle vetrine, degli stessi oggetti da esporre. Il disegno rappresentava per Fortuna il modo più efficace per appropriarsi della conoscenza dei luoghi e dei materiali accumulati nelle collezioni ospitate nel museo. Un lavoro minuzioso, che “lega” in un unico insieme museale i complessi architettonici di palazzo Parisio, di palazzo Bellomo e delle fabbriche settecentesche di più recente acquisizione.

(18 giugno 2013)


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