Giovedì 19 ottobre, al cinema Ariston, dopo la proiezione delle 18, si tiene l'incontro con il regista Matteo Garrone e gli attori del film "Io Capitano".
Partecipano all'incontro la rete catanese #restiamo umani-incontriamoci, rappresentata da Renato Camarda, Maria Francesca Pricoco (presidente del Tribunale per i Minorenni di Messina), Teresa Consoli (Sociologa del diritto dell’Università di Catania) e Mauro Mangano (presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici).
Ispirato ad una storia vera, racconta il viaggio di un giovane senegalese che arriva sulle coste italiane dopo aver attraversato il Mali, il Niger e aver vissuto le torture della Libia. Seydou Sarr e Moustapha Fall, i giovani attori, interpretano due ragazzi che amano la musica e lasciano Dakar per raggiungere l’Europa, affrontando “l’aventure”, il “grande viaggio” e tutto ciò che si nasconde dietro le tante espressioni che nei diversi paesi africani indicano proprio “quel” percorso, la migrazione.
A differenza di quanto viene sempre raccontato, in realtà, chi parte sa cosa li aspetta, o meglio, le madri sanno bene a cosa vanno incontro i loro figli e vorrebbero che non rischiassero morte e disperazione, ma i giovani migrano. I giovani, questi giovani, hanno solo il futuro davanti e si prendono il diritto di sognare, svelano la tragedia odierna di questo desiderio, condividono con gli spettatori i costi di questa aspirazione, sono i nostri occhi dalla partenza all’arrivo.
Come dichiarato dal regista questo racconto è un controcampo, la telecamera viene orientata verso i luoghi di partenza, il viaggio è raccontato in lingua wolof e mostra gli affetti e i colori dei contesti di partenza. Il film rivela la tenerezza, il calore dei rapporti familiari, la potenza dell’amicizia. Non si lascia miseria, ma innanzitutto affetto e cura.
“Io Capitano” ha già riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, ha vinto il Leone d’oro a Venezia, è stato selezionato per rappresentare l’Italia per gli Oscar, ma soprattutto ha alimentato un dibattito sul racconto di un pezzo di vita di molti giovani ragazzi che arrivano in Europa. Che arrivano sulle coste italiane.
Il film mostra la tragedia del viaggio, ma soprattutto la capacità di aspirare di generazioni a cui viene negato questo diritto. Il film, infine, testimonia la generosità di un grande regista italiano che ha certamente realizzato un bellissimo film, ma soprattutto va in giro per l’Italia a discutere e ragionare con il paese che ha accolto questi ragazzi. Garrone è in tour nelle sale di proiezione per raccontare e per comprendere.
(19 ottobre 2023)