Mercoledì 31 maggio alle 8:30, nell’aula magna del Palazzo Centrale d'Ateneo (piazza Università 2, Catania), si svolge la Conferenza nazionale sulla riduzione del danno da fumo, organizzata in occasione del World No Tobacco Day dal CoEHAR dell'Università di Catania, centro di ricerca multidisciplinare che studia soluzioni scientifiche innovative per la riduzione del danno da fumo.
L’obiettivo della conferenza è quello di mettere al centro del dibattito scientifico e accademico tutte le ricerche pubblicate nel campo della riduzione del danno da fumo, confrontando e condividendo standard e principi di ricerca.
Parteciperanno all'evento 30 scienziati del panorama scientifico italiano e internazionale, tra cui medici, esperti di malattie fumo correlate, rappresentanti delle istituzioni e del settore del vaping e gli studenti di medicina dell’ateneo catanese.
Grazie alla partnership della LIAF, inoltre, i primi 50 iscritti alla conferenza avranno la possibilità di seguire gratuitamente uno dei corsi FAD sulla smoking cessation, valido 50 crediti ECM per operatori sanitari.
A portare i saluti delle istituzioni, oltre che i vertici dell’ateneo catanese, anche la vicepresidente del Senato della Repubblica, Mariolina Castellone, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Giovanna Volo ed il deputato nazionale Francesco Ciancitto, membro della commissione parlamentare affari sociali e sanità.
Intervengono Maria Luisa Brandi (presidente Fondazione FIRMO); Fabio Beatrice (direttore scientifico MOHRE); Emmanuele A. Jannini, Università di Roma Tor Vergata; Ketty Vaccaro, responsabile area salute Fondazione CENSIS; Nick Crofts (Centre for Law Enforcement and Public Health, Australia); Roberto Sussman (Universidad Nacional Autónoma de México) e Carla Bruschelli, (docente di Metodologia Clinica presso l’Università "La Sapienza" di Roma).
Al termine dell’incontro sarà costituito un documento unico che sarà inviato al ministero della Salute per la proposta di nuove politiche di sanità pubblica.
Nel mondo ci sono 1 miliardo di fumatori e l'80% di loro vive in Paesi a basso e medio reddito dove le politiche di controllo del tabacco sono quasi inesistenti. Il fumo è ancora oggi una delle cause di morte più diffuse.
Smettere di fumare è una priorità ma non tutti i fumatori riescono a prendere questa scelta in maniera definitiva. Ci sono pazienti affetti da particolari malattie che devono smettere di fumare necessariamente ma non riescono a farlo da soli.
Per questi pazienti e per milioni di altri fumatori la ricerca negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. La storia sta cambiando grazie alla scienza.
(31 maggio 2023)