Venerdì 12 maggio alle 9, a Palazzo delle Scienze, si svolge il convegno "Una (ri)lettura critica delle Aree Interne: esperienze e proposte", organizzato dal Dipartimento di Economia e Impresa.
Dopo i saluti di Francesco Priolo (rettore dell’Università di Catania) e di Roberto Cellini (direttore del Dipartimento Economia e Impresa) intervengono con le esperienze Salvo Cocina (dirigente generale Dipartimento Protezione civile Regione Sicilia), Daniele Ietri (geografo, Unibz), Antonietta Schembri, (project manager, AI del Calatino), Massimo Alessi (project manager, Area progetto di Troina) e Giuseppe Martorana (project manager).
Le proposte saranno presentate da Federico Benassi (demografo, Unina), Guido Nicolosi (sociologo, Unict), Filippo Accordino (ricercatore CNR), Salvatore Cannizzaro (geografo, Unict), Marco La Bella (politologo, Unict) e Teresa Graziano (geografa, Unict).
Modera Luigi Scrofani (geografo, ProGeo – Unict).
La crisi economica a cavallo del primo ventennio del nuovo millennio, seguita da quella causata dalla pandemia da Covid-19 con l’aumento delle disuguaglianze, ha reso più profondi i divari tra territori, che sono stati indagati andando oltre gli approcci tradizionali tra aree urbane e aree rurali, tra centri e periferie.
Il concetto di aree interne (AI), ormai consolidato nella letteratura scientifica, ha contribuito a leggere le diversità nel territorio italiano alla luce delle più complesse relazioni socioeconomiche, culturali e spaziali.
La misurazione della distanza temporale tra comuni con dotazioni infrastrutturali e capitale territoriale diversi ha riproposto un approccio funzionale alla struttura gerarchica dei territori.
I componenti del centro ProGeo dell’Università di Catania hanno svolto una ricerca per studiare gli squilibri e riclassificare le aree interne oltre le cause e gli avvenimenti congiunturali.
Al progetto CRASI (Clustering per la riorganizzazione delle Aree Interne siciliane) hanno contribuito studiosi con competenze diverse che in occasione del convegno presentano i principali risultati emersi, confrontandosi con professionisti che hanno maturato esperienze di progettazione di aree interne.
I contributi di studiosi e professionisti forniscono una lettura non priva di critiche della classificazione delle aree interne per dare un apporto ai processi locali di rivitalizzazione.
(12 maggio 2023)