Dal 20 al 30 maggio dalle 20, al Palazzo della Cultura, va in scena lo spettacolo "'L'ultimo degli Alagona" di Nino Martoglio, in cartellone per la stagione estiva 2021 del Teatro Stabile di Catania, con la regia di Elio Gimbo e con Francesco Bernava, Cinzia Caminiti, Lucia Portale; la Marionettistica Fratelli Napoli: Alessandro Napoli, Fiorenzo Napoli, Davide Napoli, Dario Napoli, Marco Napoli, Agnese Torrisi, Giacomo Anastasi.
L’ultimo degli Alagona è alcune cose insieme: il testo è uno dei pochissimi scritti e diretti da Martoglio in italiano, vide la luce nel 1908 per “i Filodrammatici” di Milano e col “tragico” Ermete Novelli come protagonista; è anche l’unico suo testo in cui appare un preciso riferimento storico sullo sfondo dell’azione scenica; queste novità per Martoglio sono la reazione ad una crisi di crescita, da qualche anno lui e Giovanni Grasso hanno separato le proprie strade, il successo nazionale ha creato prospettive divergenti. Sono gli anni in cui Martoglio sta inventando ciò che in Italia non esiste ancora: la regia; ma anche Grasso sta perfezionando qualcosa di mai visto nel teatro italiano: un personalissimo e rigoroso “sistema di azioni fisiche e vocali” plasmato dalla propria esperienza nell’ Opra dei pupi catanese. È questa grammatica vocale e gestuale che consente a Grasso e al suo ensemble di varcare l’ennesima barriera linguistica e diventare un fenomeno internazionale; il “sistema” di Grasso poteva fare a meno di testi raffinati, per la drammaturgia fisica dell’attore-pupo il testo è solo una delle tante componenti dello spettacolo, le battute sono solo pretesti per azioni vocali da “parraturi”. Il 1908 per Grasso è l’anno della tournee russa: Pietroburgo, Mosca, Odessa, nelle tre città incontra nell’ordine: Mejerchol’d, Stanislavskij, Craig e Babel con conseguenze imprevedibili; tra il 1900 ed il 1921 nel teatro catanese succede qualcosa di paragonabile a ciò che negli stessi anni accade nel teatro moscovita: Catania come Mosca, Martoglio e Grasso come Stanislavskij e Mejerchol’d. Anche questo è “L’ultimo degli Alagona”: due tradizioni teatrali europee che diventano una sola.
Attori di legno e attori di carne. “L’ultimo degli Alagona” è il riconoscimento del Teatro Stabile di Catania alla ricerca teatrale sulle dialettiche tra le azioni fisiche e vocali dell’attore e quelle del pupo in alleanza col suo “maniante”, questa ricerca è stata condotta fin dal 1994 dalla Marionettistica fratelli Napoli e Fabbricateatro lungo nove spettacoli precedenti, fin qui credevamo di esplorare una frontiera del teatro contemporaneo, di navigare sulla foce del fiume già al confine col mare, eravamo invece alla sorgente, in cima alla montagna; senza saperlo eravamo all’origine di una tradizione che, come l’ermafrodita del mito platonico, è arrivata a noi rigidamente separata. “L’ultimo degli Alagona” è quell’ermafrodita.
(20 maggio 2021)