Domenica 10 novembre alle 20, al Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano, la Compagnia Isis, in collaborazione con la Fondazione Lamberto Puggelli, l'associazione Ingresso Libero e il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Catania, porta in scena "Una tavolozza rosso sangue" con la regia di Jean-Paul Denizon, interpretato da Margherita Patti e Melita Poma. Musica e canto dal vivo di Natalia Bacalov.
Lo spettacolo fa parte delle iniziative promosse dal progetto di ricerca Prometeo linea 3 MAPPE.com del Disum, dedicato ad alcune parole selezionate come "primordiali" (fra le quali "violenza"), poiché fra gli obiettivi del progetto vi è lo sforzo di diffusione negli spazi extra-accademici degli esiti delle indagini scientifiche accademiche.
Il testo si compone di due "ritratti", ognuno dei quali è dedicato ad una donna artista: Artemisia Gentileschi, romana (1593-1652) e Frida Kahlo, messicana (1907-1954).
Un filo rosso lega queste due figure: un’esistenza singolare segnata da un avvenimento drammatico e una sofferta ricerca artistica al culmine di un momento storico sensazionale. Artemisia, al centro di un processo di stupro perché violentata da un pittore amico del padre, anch’egli artista, dipinge personaggi femminili carichi di voluttuosa ferocia. Frida, rimasta vittima giovanissima di un terribile incidente stradale, segue ostinatamente le sue ossessioni consegnando allo sguardo altrui, con spavalda ed erotica visione, l’immagine del suo corpo ferito. Per entrambe in primo piano un corpo macchiato di sangue e sullo sfondo la Roma barocca e il Messico rivoluzionario di Emiliano Zapata.
La recitazione delle due attrici è arricchita dalle proiezioni delle opere delle due pittrici: contrappunto visivo di due storie di vita che si incarnano e diventano arte. Non si percorre la biografia delle due figure di donne e artiste, ma si coglie un momento preciso della loro esistenza: quello in cui entrambe si raccontano come farebbero con i pennelli per un autoritratto. Due storie di donne lontane tra loro nel tempo e tuttavia vicine: per l'audacia con la quale hanno contrastato i pregiudizi e superato le ferite del corpo e dell'anima; per il talento artistico messo coraggiosamente al servizio di una rinascita.
Biglietti: intero 10 euro; ridotto (studenti, personale Unict e over 65) 5 euro.
(10 novembre 2019)