Giovedì 14 novembre alle 15, nell’aula magna del Palazzo Centrale dell'Università di Catania, prendono il via le giornate internazionali di studio su “La Sicilia nei secoli VI-X - Dinamiche di poteri e culture tra Oriente e Occidente” organizzate per l'Università di Catania dal Dipartimento di Scienze della Formazione.
I lavori proseguiranno venerdì 15 e sabato 16 novembre nell'aula 1 del plesso edilizio “Le Verginelle”.
Le giornate mirano a porre in risalto il ruolo di primo piano avuto dalla Sicilia in età medievale, quando, a più riprese, si ritrovò al centro dei fitti intrecci militari, religiosi e sociali che coinvolgevano i diversi soggetti politici che si affacciavano sulle sponde del Mediterraneo altomedievale. L’isola, infatti, fu un punto di passaggio obbligato per chi - fosse la corte di Costantinopoli, i musulmani provenienti dall’Ifrīqiya, la Chiesa di Roma, i sovrani barbarici occidentali - mirava ad estendere o a consolidare la propria auctoritas non soltanto in Italia, lacerata dai conflitti tra Ostrogoti e Bizantini prima, tra Longobardi e Bizantini poi, ma più in generale nello scacchiere mediterraneo.
I relatori, si propongono di approfondire gli avvenimenti che si susseguirono sul suolo siciliano nella delicata fase di transizione che vide lo spezzarsi della secolare unità politica della penisola italiana, provocata dalla crisi dell’Impero bizantino e dall'apparire di nuovi protagonisti, Longobardi e Arabi, sulla scena dell’Europa nei secoli VI-X.
Il convegno è organizzato in collaborazione con il Centro studi longobardi, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Salerno, l’Università di Milano, l’Università della Basilicata e l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
(14 novembre 2019)