Mercoledì 15 maggio alle 16:30, nell'auditorium “Concetto Marchesi” del Palazzo della Cultura (Via Vittorio Emanuele II, 221 - Catania), verrà presentato il carteggio "Sciascia-Consolo - Essere o no scrittore (Lettere 1963-1988)", curato da Rosalba Galvagno, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura al Dipartimento di Scienze umanistiche.
Interverranno, insieme alla curatrice, Antonio di Grado, docente di Letteratura italiana al Disum, Rosa Maria Monastra, già docente di Letteratura italiana al Disum, Agata Motta e Dario Stazzone, presidente del Comitato di Catania della Società Dante Alighieri. L’iniziativa, promossa dal “Salotto letterario” di Dora Coco, rientra tra gli eventi del Maggio dei Libri 2019.
La corrispondenza tra Vincenzo Consolo e Leonardo Sciascia (1963-1988) permette di aggiungere interessanti dettagli al ritratto più noto dei due scrittori siciliani. Caduta l’iniziale barriera formale, subentra infatti nelle loro lettere una confidenza diretta e spontanea, che non censura i problemi di salute o quelli legati alla famiglia e soprattutto al lavoro. La corrispondenza, prevalentemente letteraria, si fa così anche biografia del quotidiano. Tra i due corrispondenti, Consolo, pur nella sua garbata discrezione, è colui che più si mette a nudo, fiducioso di trovare nell'amico un ascolto attento e sensibile riguardo sia a problemi di etica relativi al ruolo dello scrittore, sia a indicazioni concernenti il lavoro, mentre Sciascia emerge, nella franca «dichiarazione d’amore» di Consolo, come il modello per eccellenza di scrittore e di intellettuale.
(15 maggio 2019)