Sabato 2 marzo (ore 19), alla galleria KōArt unconventional place di Catania, si inaugura Futura, mostra personale del toscano Lorenzo Pacini, a cura di Aurelia Nicolosi.
Artista eclettico, poliedrico e originale, Pacini, vive e lavora a Firenze, sua città natale da cui assorbe la bellezza, la tradizione, l’arte, il profumo dei fiori, il dolce stil novo. Stimoli che filtra e che ritornano nelle sue opere come urgenza espressiva suggerita da gesti, momenti, attimi di quotidianità, azioni anonime, magari già morte, perché semplicemente accadute, passate, e poi ritrovate nei suoi lavori.
Lorenzo Pacini è un “operaio della fabbrica del dissenso” che idea e realizza opere pittoriche, scultoree e installazioni che ribaltano il sentire comune dell’immaginario collettivo attraverso accostamenti originali, dissacranti e alle volte distopici.
Si pensi ai sui lavori in cui vi sono: aerei che roteano nell’aria per finire distrutti dalle loro stesse bombe; ancore improbabili, immaginate per garantire approdi sicuri; campi di calcio dove ‘soldatini’, pronti alla battaglia, sostituiscono i giocatori in movimento; greggi di pecore dirette verso un centro effimero, quasi inesistente.
Pacini gioca sapientemente con il segno, le immagini, i colori e le parole, creando un tessuto di rimandi reali e immaginari di una forza e una potenza inaspettate. Tutto sembrerebbe un piacevole divertimento “artistico” ma, in sostanza non lo è. La sua ricerca artistica vuole essere una denuncia, una dichiarazione d’intenti, un manifesto del dissenso e una rivendicazione della Verità.
(02 marzo 2019)