Mercoledì 30 maggio alle 10, nell'aula 268 del Monastero dei Benedettini (Dipartimento di Scienze umanistiche, Piazza Dante, 32 - Catania), si svolge l'iniziativa "Violenza delle parole e parole della violenza - Percorsi storico-linguistici dalle parole che fanno male alle parole che fanno paura".
L'incontro - organizzato nell'ambito del progetto Prometeo (Linea 3. Mediazione e alterità: "Parole primordiali" per comunicare in Europa) - prevede un seminario, alle 10, e una tavola rotonda, in programma alle 15:30.
Partecipano all'iniziativa Silvia Bonacchi (University of Warsaw), "Perché le parole ci feriscono? Considerazioni pragma-linguistiche sulla forza illocutiva degli insulti"; Paolo Villani (Disum, Unict), "Il problema del turpiloquio in giapponese. Parole da non dire davanti ai bambini"; Arianna Rotondo (Disum, Unict), "«La dinamite dei popoli»: i linguaggi della violenza religiosa" e Francesco Barone (Disum, Unict), "Parole di violenza o parole violentate? Campi semantici del lemma arabo jihād".
(30 maggio 2018)