Mercoledì 21 marzo alle 16, nell'aula riunioni di Palazzo Reburdone (dipartimento di Scienze politiche e sociali, Via Vittorio Emanuele II 8, 1° piano - Catania), il dott. Angelo Costanzo terrà una lezione nell’ambito del dottorato di ricerca in Scienze politiche dal titolo "Libertà interpretativa e vincoli ermeneutici".
Interverranno il coordinatore del dottorato, prof. Fabrizio Sciacca, e il direttore del Dsps, prof. Giuseppe Vecchio.
Il tema
L’argomentazione giuridica segue la deduzione naturale, dove le premesse iniziali sono condizione necessarie ma non sufficienti delle conclusioni perché il ragionamento si svolge introducendo premesse nuove. Propensioni psicologiche influenzano la scelta del livello (dei principi o delle regole) al quale interpretare le norme o delle massime di esperienza utili per ricostruire i fatti e gli errori più comuni derivano dall’adagiarsi su precedenti giudizi trascurando l’esercizio dell’ars distinguendi. In ogni caso, seppure relativamente disinvolta nei mezzi, l’argomentazione giuridica resta vincolata alla sua causa finale (dire e riprodurre ma non creare il diritto) e non può oltrepassare questo suo limite costitutivo producendo principi che non siano quelli offerti (esplicitamente o implicitamente) dalle fonti normative.
Il relatore
Laureato in Giurisprudenza e in Filosofia, Costanzo ha lavorato in tutti i settori della magistratura giudicante anche con funzioni direttive. Si è impegnato nell’insegnamento universitario, nella formazione per le professioni legali e nel confronto con altre professioni, pubblicando diverse monografie. È attualmente Consigliere della Corte Suprema di Cassazione.
(21 marzo 2018)