Lunedì 16 maggio alle 15:30, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, saranno presentati i libri "Donne e Chiesa. Una storia di genere" (Carocci editore, 2016) di Adriana Valerio e "Maria di Magdala. Una genealogia apostolica" (Aracne, 2016) di Marinella Perroni e Cristina Simonelli.
La presentazione - alla quale saranno presenti Adriana Valerio e Marinella Perroni - è curata dalla professoressa Arianna Rotondo, docente di Storia del cristianesimo e delle Chiese al dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania e dal docente di Teologia morale dello Studio teologico San Paolo di Catania Maurizio Aliotta.
Donne e Chiesa. Una storia di genere (Carocci editore, 2016). Il volume, per la prima volta nel panorama della storiografica italiana e internazionale, utilizza una metodologia inclusiva per interpretare le dinamiche del mondo cattolico. Attraverso una differenziata periodizzazione, che va da Gesù di Nazareth ai giorni nostri, raffronta le esperienze maschili e femminili, quasi come in un gioco di specchi, in un molteplice intreccio di livelli e di circolarità all’interno della fitta trama del tessuto spirituale, culturale e politico. Ne emerge un affresco inedito che contrappone gli aspetti legati all’esercizio del potere nella Chiesa con la presenza viva e combattiva delle donne impegnate nei tanti cammini di fede. Lo sguardo retrospettivo su queste vicende interroga il presente e, allo stesso tempo, apre a più coraggiose indicazioni di cambiamento per il futuro.
Maria di Magdala. Una genealogia apostolica (Aracne, 2016). Perché i percorsi che si rifanno a Maria di Magdala, in partenza non molto diversi rispetto alle genealogie di Pietro o di Paolo o di Giovanni, sono invece, nonostante la loro potente forza ideale e simbolica, successioni con larghi tratti interrotti? Le due autrici collocano in questa prospettiva alcuni tasselli del mosaico, quelli degli scritti più antichi, che le chiese hanno posto a fondamento della fede professata lungo i secoli, cioè i vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ma anche quelli consegnati nella forma di una "genealogia di Maria" da alcuni scritti databili tra II e IV secolo, fra i quali il brevissimo Vangelo di Maria e il complesso Pistis Sofia, spesso indicati come "apocrifi". Tutto questo attraversa inevitabilmente la realtà delle donne e degli uomini e l'immaginario del maschile e del femminile, nella loro concreta interazione.
(16 maggio 2016)