Giovedì 5 maggio alle 17:30, al Monastore (il bookshop del Monastero dei Benedettini) verrà presentato il nuovo libro dell'archeologo Sebastiano Tusa "Primo Mediterraneo - Meditazioni sul mare più antico della storia" (Edizioni di Storia e Studi Sociali).
La presentazione, curata da Officine Culturali con il dipartimento di Scienze umanistiche, la Scuola di specializzazione di Archeologia dell’Università di Catania e con l’Ibam-Cnr, sarà un momento di incontro e di discussione attorno alla storia della nostra bella terra collocata al centro dei percorsi di popoli, mercanti e religiosi. Il Mare Mediterraneo è protagonista del dibattito come nodo fondamentale degli scambi e della creazione di un’identità che è somma di tradizioni, usi e religioni.
Questo saggio propone una serie di riflessioni sugli elementi di fondo che hanno caratterizzato la lunga vicenda mediterranea, dalla preistoria al medioevo. Il mare più antico viene esaminato quale luogo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell’ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i Minoici, i Micenei, i Fenici, i Greci e i Romani. Ma viene investigato anche quale formidabile serbatoio di biomasse che hanno reso possibile la vita e lo sviluppo di numerose comunità costiere. Gli strumenti e i modi con i quali il Mediterraneo è stato frequentato e utilizzato vengono analizzati in senso diacronico, al fine di poterne definire l’evoluzione, le contaminazioni, i retaggi e le tradizioni. Un’attenzione particolare è dedicata perciò ai miti e ai riti connessi con il grande mare, elaborati dai popoli per comprendere ciò che risultava incomprensibile, ma anche per «difendersi» dai pericoli dell’andar per mare. Motivi di riflessione sono infine le complessità e le pluralità etniche di questo mare, che lungo i propri orizzonti ha consentito la formazione di un grande mosaico culturale, entro cui hanno convissuto, scontrandosi e anche incontrandosi, civiltà, lingue e religioni tra loro molto diverse. Il tema del Mare Mediterraneo come infrastruttura di scambio è oggi come non mai attuale e per questo l’invito al dibattito è aperto a tutta la città.
Alla presentazione saranno presenti il professore Massimo Frasca, direttore Scuola di archeologia, il professore Massimo Cultraro, docente di Archeologia egea all'Università Milano, il professore Daniele Malfitana, direttore dell'Ibam e il dottor Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali.
(05 maggio 2016)