Giovedì 28 aprile alle 17, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, si svolgerà la presentazione del libro "La mala setta, alle origini di mafia e camorra 1859-1878" (Einaudi, 2015), scritto da Francesco Benigno, docente di Storia moderna all’Università di Teramo e direttore dell’Imes: Istituto meridionale di storia e scienze sociali.
L’evento si aprirà con i saluti di Giancarlo Magnano San Lio, direttore del dipartimento di Scienze umanistiche e per l’occasione interverranno: John Dickie, docente all’University College di Londra, Francesco Paolo Giordano, Procuratore della Repubblica di Siracusa e Gabriele Pedullà, docente di letteratura italiana all’Università di Roma Tre. A coordinare sarà Lina Scalisi, docente di Storia e moderna del Disum dell’Università di Catania.
Un lavoro di indagine svolto mediante l’utilizzo di fonti inedite sorregge la tesi di fondo di questo libro, ovvero lo stretto legame che unì lo Stato italiano e la criminalità organizzata nel ventennio successivo all’unificazione italiana. Un saggio il cui scopo non è quello di ricercare la data di nascita delle organizzazioni mafiose bensì quello di indagare il nesso più intimo e segreto che vi fu tra organizzazioni politiche e organizzazioni criminali e come tale legame si esplicasse nell’utilizzo da parte del potere costituito di forze criminali per combattere le classi ritenute pericolose, ovvero i sovversivi e gli oppositori. Un vero e proprio lavoro di scavo archeologico tra le fonti permette dunque di considerare nella sua sostanza una delle questioni più dibattute; un punto di vista che guarda al passato per comprendere le radici di un tema che non smette di essere attuale.
(28 aprile 2016)