Mercoledì 23 dicembre alle 9, nell'aula 67 del Monastero dei Benedettini, la prof.ssa Damla Demirözü (docente di Lingua letteratura greca moderna all'Università di Istanbul) tiene la conferenza dal titolo "L'immagine dell'altro: il turco nella produzione narrativa degli anni Trenta".
L'iniziativa rientra nell'ambito delle attività della cattedra di Lingua e letteratura greca moderna del dipartimento di Scienze Umanistiche (prof.ssa Katerina Papatheu): Oriente e Occidente - spiega la docente - si guardano allo specchio da sempre e si ritrovano se non identici simili. Quasi a confermare l'affermazione dello storico dell’arte Giuseppe Fiocco «Gratta il veneziano e troverai il musulmano». Così, se in Occidente la raffigurazione dei turchi si ribalta continuamente, quella dei greci molto raramente. L’Occidente preferisce giocare la partita del potere col grande nemico secolare, barbaro, crudele e massacratore, ma degno e valido avversario. Come scrive il 20 ottobre 1853 Taxile Delord, redattore capo del periodico parigino Le Charivari, «Les civilisés sont des barbares / et les barbares sont des civilisés». E questo - conlude -, credo sia lo specchio posto fra greci e turchi: il mondo capovolto in cui balza d'un salto Alice, ma non sappiamo da quale parte dello specchio stia il coniglio bianco.
(23 dicembre 2015)