Martedì 7 luglio alle 21:30, al Teatro Greco di Taormina, il Taormina Opera Festival inaugura con Odyssey.Una storia d'amore siciliana, una creazione del coreografo Mvula Sungani con la sua Physical Dance e la stella Emanuela Bianchini.
La contaminazione alle base della creatività dei due artisti, la forte matrice etnica della loro ricerca, l'innovazione dei linguaggi proposti, il tema dell'integrazione, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un momento di riflessione sulle tematiche sociali e contemporaneamente un grande spettacolo di nuova concezione unico nel suo genere. Il cast di altissimo livello vede la stella internazionale Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzare su musiche dal vivo.
La regia e le coreografie sono dell'italo-africano Mvula Sungani, le musiche originali del cantautore palermitano Alessandro Mancuso, i costumi di dello stilista Giuseppe Tramontano, le scenografie di Andrea Bianchi e le luci ed i multimedia degli MSPD Studios.
Il tema dell'integrazione del "diverso" molto caro al regista e coreografo che ha vissuto un?infanzia complessa per le sue origini africane in un Italia che all'epoca non era pronta a comprendere l'altro e quello dell'emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo la terra del compositore siciliano, vogliono porre l'accento sull'odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze, le speranze di chi vorrebbe solo poter vivere una vita serena.
La volontà degli autori è quella di rappresentare un'opera in cui le arti si fondono in un'unica grande emozione regalando allo spettatore un'esperienza visiva di tipo cinematografico. Il linguaggio coreografico è la physical dance, risultato di una fusione di tecniche classiche e contemporanee contaminate con la danza etnica, le tecniche circensi, l'acrobatico e le arti marziali.
Le coreografie dell'opera alterneranno momenti intimi e rarefatti ad esplosioni corali e visive mentre la musica cantautorale, scritta a tratti come una colonna sonora, propone una sintesi di suoni provenienti dalla cultura dell'area mediterranea, che trova la sua perfetta sublimazione nella terra siciliana unita al sapiente utilizzo di loop e suoni elettronici. I costumi e l'ideazione scenografica prevedono una visione essenziale, stilizzata, su cui man mano i quadri si compongono e scompongono in costruzioni sceniche fatte di materia e corpi.
(07 luglio 2015)