Giovedì 25 giugno la Scuola Superiore di Catania ospita un doppio appuntamento con il mito siciliano grazie al rapporto di collaborazione con la Marionettistica dei fratelli Napoli e con il dipartimento di Scienze umanistiche dell'ateneo.
Alle 20, il portico di Villa San Saverio sarà ‘abitato’ dai colori sgargianti dei cartelli di Rosario e Natale Napoli, testimonianze antiche di un’arte popolare capace ogni sera di rinnovare l’incanto della narrazione. La mostra "Eroi e traditori. Gli astratti furori contro l’ottusità del potere" mette a fuoco un tema cardine di ogni epoca: il tradimento, che qui si salda all’immaginario letterario di Elio Vittorini e del suo Conversazione in Sicilia. La concretezza visionaria dei cartelli ben si accorda alle torsioni linguistiche di Vittorini, agli slanci della sua fervida prosa, determinando un dialogo ravvicinato fra parole e immagini.
Tale dialogo prosegue alle 21:30 con la messa in scena dello spettacolo di pupi tratto dal capolavoro vittoriniano, mirabile esempio di contaminazione fra cultura alta e cultura del popolo: grazie alla sapienza drammaturgica di Alessandro e Fiorenzo Napoli, le trame del romanzo vengono adattate ai movimenti, agli slanci, alle pose del teatro di figura e così ritrovano, in un rinnovato contatto col pubblico, la tensione utopica dell’ingegno dello scrittore.
L’anfiteatro della Scuola, riaperto alla città, diventa luogo di sperimentazione, di costruzione di un’identità plurale, attenta alla lezione del passato ma pronta a suggerire nuove istanze del presente. Del resto – come scrive Alessandro Napoli – «i personaggi di Conversazione in Sicilia palesano una perfetta corrispondenza con molti dei personaggi delle storie dell’Opera dei Pupi e, come loro, aspirano a un ordine del mondo più giusto».
(25 giugno 2015)