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L'autunno francese

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Venerdì 11 maggio alle 17, alla Libreria Voltapagina, incontro-dibattito sul libro di Cesare Martinetti "L'autunno francese", per il ciclo Scripta volant

Venerdì 11 maggio alle 17 alla Libreria Voltapagina (via Francesco Crispi 235/237), incontro-dibattito sul libro di Cesare Martinetti L'autunno francese (Feltrinelli) per il ciclo Scripta volant - Autori, lettori, case editrici, librerie e biblioteche in dialogo. L'incontro, introdotto dalla prof.ssa Sara Gentile, é a cura dell'associazione "Leggerete" e del Circolo di lettura "Communitas".

Ségolène Royal e Nicolas Sarkozy si affrontano in primavera nelle elezioni presidenziali francesi. Due cinquantenni nella sfida per l'Eliseo: la fine della generazione Chirac e di tutti i luoghi comuni francesi, in politica estera, ma soprattutto in politica interna. Lo slogan di Sarkozy è "la rupture", la rottura. Al quale Ségolène risponde: la rupture sono io. Rottura rispetto al "modello francese": in questo punto critico si scontrano una destra sociale e una sinistra lontana da Blair e dalla socialdemocrazia. Rottura di generazioni e di persone: Ségolène Royal è la prima donna candidata all'Eliseo con la possibilità di vincere mentre Sarkozy, figlio di un immigrato ungherese, è anch'egli uno strappo vivente alle convenzioni
elitarie del partito che fu del generale de Gaulle. Sia Ségolène "Ségò", socialista, sia Sarkozy "Sarkò", gollista, propongono ricette che non appaiono nemmeno tanto distanti e con più di un comun denominatore: responsabilità, liberalizzazioni, repressione delle devianze. Una serie di misure che cambieranno volto alla Francia per come la conosciamo: liberté sì, égalité molto meno, fraternité vedremo. Sullo sfondo la storia di questi ultimi cinque anni. Le banlieue in fiamme hanno mostrato ai francesi un volto del paese che avevano nascosto a loro stessi: un popolo rabbioso, figli di immigrati che vivono in città ghetto ai margini di una delle più grandi e scintillanti capitali del mondo, disoccupati, emarginati, emersi dal nulla in una lotta senza leader né ideologie, senza programmi, senza speranze e senza conclusione. Immigrati di seconda generazione e dunque "francesi", ma ancora arabi e africani, musulmani ma non solo, che alla République chiedono solo di rispettare i suoi fondamenti: liberté, égalité, fraternité. E poi la rivolta degli studenti che ha rivelato al mondo un Sessantotto rovesciato, sugli stessi luoghi e negli stessi miti di quarant'anni fa. Nel 2006 è scesa in piazza
una gioventù intellettuale precaria in lotta contro il precariato simboleggiato dal contratto di primo impiego che il governo aveva preparato proprio per venire incontro ai problemi delle banlieue. Due rivolte che hanno innescato il dibattito: la Francia è la grande malata d'Europa? Mentre Le Pen costituisce la variabile deviata ma non imprevedibile, tutti i sondaggi dicono che il Front è ormai il primo partito della classe operaia e può di nuovo ritrovarsi al secondo turno.


 

Cesare Martinetti, torinese, 51 anni, è caporedattore esteri de "La Stampa". Ha lavorato come corrispondente a Mosca, Bruxelles e Parigi ed è stato responsabile delle pagine culturali. Giornalista dal 1976, ha lavorato alla "Gazzetta del Popolo", all'Ansa e alla "la Repubblica". Nel 1995 ha pubblicato Il padrino di Mosca Feltrinelli, il primo reportage scritto da un italiano sulla mafia russa. Sara Gentile insegna Scienza politica e Analisi del linguaggio politico alla facoltà di Scienze Politiche dell¹Università di Catania e nel Corso di Laurea in Comunicazione e Relazioni Pubbliche di Caltanissetta. Ha studiato i partiti politici ed il pensiero politico conservatore di fine '800. Negli ultimi anni ha concentrato i suoi interessi sull'analisi del potere ed in specie del potere carismatico. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: PCI e ordine pubblico: La sfida comunista degli anni '70", Bonanno Editore 1990; L'isola del potere. Metafora del dominio nel romanzo di Sciascia , Donzelli, 1995; Capo carismatico e democrazia: il caso De Gaulle , Franco Angeli 1998; Mitterrand, il Monarca repubblicano , Franco Angeli 2000. Collabora inoltre alle riviste Teoria Politica e Comunicazione Politica.

(11 maggio 2007)

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