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Lingue | Temps Réel

Sabato 17 febbraio alle 21, nelle Cucine del Complesso dei Benedettini, il performer francese Moh Aroussi si esibirà in uno spettacolo di danza butoh. Giovedì 15 e venerdì 16 workshop su "L'uso della tecnologia nelle arti sceniche"

"Temps Réel. La Présence du Monde”, il nuovo progetto “butoh” del performer francese Moh Aroussi, lavoro coreografico ispirato ad una danza tradizionale giapponese e incentrato sulla relazione tra spazio, tempo e nuove tecnologie, sarà rappresentato sabato 17 febbraio alle 20.30 e alle 22, nelle Cucine dell’ex Monastero dei Benedettini di Catania (ingresso gratuito per universitari).
Giovedì 15 e venerdì 16 febbraio, nell’ambito degli appuntamenti del ciclo di laboratori multimediali Medialab, organizzati dalla facoltà di Lingue e letterature straniere, i “creatori multimediali” di “Temps Réel. La Présence du Monde”, Stefane Perraud e Vincent Roudaut terranno un workshop con gli studenti incentrato proprio sul tema “L’uso della tecnologia nelle arti sceniche”. Gli incontri si svolgeranno nell’aula 254 dell’ex Monastero dei Benedettini di Catania giovedì dalle 14 alle 18, venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per ulteriori informazioni e per prenotarsi al workshop si può consultare il sito Internet www.flingue.unict.it/medialab, oppure si può telefonare allo 0957102264.
Stefane Perraud e Vincent Roudaut mostreranno agli studenti come avviene la costruzione dello spettacolo in cui Aroussi - supportato anche da Andrea Lapsus, Emiliano 5rui (sonorizzazione) e dal violinista Savì - equipaggiato da captori fotosensibili applicati sul dorso, si muove su uno o più fasci di luce generati dai visual di Vincent Roudaut. Ogni movimento determina una perturbazione del segnale sonoro, suonato dal vivo - la fonte sonora è creata dall’installazione di Andrea Lapsus, formata dalla cascata di gocce d’acqua in differenti catini, provocando una base ritmica dalle differenti timbriche - Lapsus interviene sull’installazione interrompendo il flusso dell’acqua, modulando così la base sonora. Il suono viene amplificato da un microfono collegato ad un computer che con una serie di effetti viene manipolato dalle movenze del danzatore.

(15 febbraio 2007)

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