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Le comunità energetiche - Un'opportunità di sviluppo del territorio

Sabato 19 febbraio alle 10, a Città della Scienza e online su MS Teams, tavola rotonda nell'ambito del progetto "Transizione energetica e nuovi modelli di partecipazione e sviluppo locale"

Sabato 19 febbraio alle 10, a Città della Scienza (Via Scuto Costarelli, 65) e online su MS Teams, si svolge la tavola rotonda dal titolo "Le comunità energetiche - Un'opportunità di sviluppo del territorio" organizzata nell'ambito del progetto dell'Università di Catania "Transizione energetica e nuovi modelli di partecipazione e sviluppo locale" (TREPESL).

Obiettivo dell’incontro è far conoscere ai cittadini e agli enti locali le opportunità offerte dalla realizzazione di comunità energetiche alla luce del PNRR per i comuni al di sotto dei 5000 abitanti, mettendo a disposizione le conoscenze specialistiche del nostro Ateneo.
Nel corso dell’iniziativa sarà presentata la comunità energetica "Common Light".

Apre l'incontro Alessia Tricomi (delegata d’Ateneo alla Terza Missione), introduce e modera Marisa Meli (Dipartimento di Giurisprudenza, coordinatrice del progetto TREPESL). Intervengono Alberto Fichera (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica, Unict), Matteo Zulianello (RSE - Ricerca sul Sistema Energetico), Enzo Bianco (presidente Consiglio nazionale ANCI).

Il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa discuterà dell’esperienza maturata grazie alla comunità energetica "Common Light", la prima in Sicilia. Seguirà una tavola rotonda guidata da Milena Pafumi ed Enrico Giarmanà, entrambi coinvolti all’interno del Progetto TREPESL, Rosaria Volpe (Dieei, Unict) e Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia.

Il tema

Le comunità energetiche rappresentano una nuova modalità di organizzazione sociale per la produzione, la gestione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 199/2021, in attuazione della Direttiva 2018/2001, si è dato il via ad un modello di transizione energetica di tipo bottom-up, ovvero caratterizzato da un coinvolgimento attivo della cittadinanza sui temi della sostenibilità energetica e garantendo l’accesso diretto al mercato elettrico da parte di cittadini privati, autorità locali o aziende. 

Questo cambio di paradigma è supportato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mette a disposizione dei comuni al di sotto dei 5000 abitanti oltre 2 miliardi di euro per la costituzione di comunità energetiche, fondi da destinare all’installazione dei sistemi di produzione da fonti rinnovabili e di accumulo e alla gestione dei flussi energetici.

L’incontro punta ad accendere un fruttuoso dibattito tra Università e Autorità locali, nel loro ruolo di beneficiari prioritari degli incentivi riservati al processo di costituzione delle comunità energetiche. Le comunità energetiche rappresenteranno, infatti, una spinta significativa per i territori e per i cittadini in tema di sostenibilità, coesione sociale, localizzazione della produzione, consumo energetico consapevole e vantaggi economici non soltanto su scala privata ma anche a beneficio dell’intera collettività. 

(19 febbraio 2022)

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