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Il territorio come ambiente in cui avvengono fenomeni naturali e antropici

Sabato 18 maggio alle 9:30, al Castello di Leucatia di Catania, 2° incontro del ciclo di “Convers-azioni eclettiche sul territorio catanese”

© Osservatorio Itaca

Sabato 18 maggio alle 9:30, al Castello di Leucatia (via Leucatia 68, Catania) si svolge il secondo incontro del ciclo di “Convers-azioni eclettiche sul territorio catanese” organizzate dall’Osservatorio Itaca (Ingegneria per il Territorio, l'Abitare Catanese e l'Architettura).

A introdurre il tema del secondo appuntamento, dal titolo Il territorio come ambiente in cui avvengono fenomeni naturali e antropici, sarà Adriano Russo, presidente dell’Osservatorio Itaca. Seguiranno gli interventi di Giuseppe Sperlinga, presidente dell'associazione “Stelle e Ambiente” (“La Timpa di Leucatia, un patrimonio naturale dimenticato”), Salvatore Arcidiacono, etnobotanico, vicepresidente di “Stelle e Ambiente” (“La vegetazione spontanea urbana”), Giuseppe Rannisi, delegato provinciale Lega Italiana Protezione Uccelli (“La fauna urbana”), Emanuele Maccarone, già docente di Chimica degli Alimenti all'Università di Catania (“Le arance rosse della provincia di Catania”), Elisa Sperlinga, tecnologo alimentare all'Università di Catania (“Le mele cola gelato dell'Etna”).

Il ciclo di incontri “uno. nessuno. Centomila” è organizzato in collaborazione con Assessorato al Decentramento del Comune di Catania (Direzione SS.DD., Decentramento e Statistica), Biblioteca Centro Culturale “Rosario Livatino”, Stelle e Ambiente (associazione per la divulgazione e la ricerca astronomica e ambientale), con il patrocinio di del Centro Orientamento e Formazione dell’Università di Catania e Officine Culturali, associazione per la valorizzazione e le visite del
Monastero dei Benedettini di Catania.


Il progetto. Uno sguardo sul territorio catanese genera alcuni interrogativi: Cosa si intende oggi quando si parla di territorio catanese? Quali caratteri possiede: uno, nessuno o centomila? Quali movimenti sono in atto al suo interno? Dove stanno il suo centro (o centri) e i suoi confini? Quali significati fisici, mentali, emotivi e spirituali assume per i suoi utenti?
A partire da queste domande nasce l'idea di un ciclo di quattro “convers-azioni eclettiche sul territorio catanese”: “conversazioni” perché si ritiene che il dialogo sia uno strumento efficace per confrontare analisi, riflessioni e azioni che varie categorie di soggetti – qui definiti convers-attori – mettono in scena nel territorio-teatro; “eclettiche” perché affrontano l'argomento dai molteplici punti di vista delle discipline che se ne occupano. Tutte insieme rappresentano una sorta di fotografia dello stato attuale, in modo che chiunque osservi, abiti o attraversi Catania possa comprendere quello che avviene quotidianamente.

Le quattro convers-azioni guardano al territorio come “paesaggio” costituito da scenari estetici e artistici; “ambiente” in cui avvengono fenomeni naturali e antropici; “spazio” di supporto alle pratiche d’uso; “luogo” di narrazioni storiche e culturali.

Le convers-azioni hanno carattere culturale e gratuito, sono aperte a tecnici, studiosi e studenti, enti e associazioni che operano nel territorio, così come ad abitanti, pendolari e city users.

(18 maggio 2013)

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