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Calypso

Lunedì 29 ottobre (auditorium, Città della Scienza), presentazione del Progetto Italia-Malta nell’ambito del 4° meeting "Hf Radar monitoring system and response against marine oil spills in the Malta Channel"
Lunedì 29 ottobre sarà illustrato a autorità, associazioni ambientaliste e comunità locali il Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di coesione 2007-2013 “Calypso” nell’ambito del 4th Meeting Hf Radar monitoring system and response against marine oil spills in the Malta Channel che si terrà nell’auditorium della Città della Scienza di Catania (ingresso da via Scuto Costarelli, 65). Ad organizzare l’evento è il Cutgana dell’Università di Catania in collaborazione con l’Università di Palermo (Polo Territoriale Universitario della Provincia di Trapani).

I lavori saranno aperti dal rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, e dal direttore del Cutgana, Maria Carmela Failla. Interverranno Angelo Messina (responsabile scientifico del progetto per il Cutgana), Aldo Drago (coordinatore del progetto, Università di Malta), Giuseppe Ciraolo (Sicilian focal point, Università di Palermo), i quali illustreranno gli obiettivi e lo stato del progetto. E ancora Fulvio Capodici dell’Università di Palermo sul “Funzionamento di un sistema Hf per il monitoraggio delle correnti marine superficiali”, Simone Consoli dell’Ogs Trieste sui “Risultati preliminari delle misure del Canale di Sicilia” e i referenti della Capitaneria di Porto e dell’Ingv.

Il progetto “Calypso” consiste nella realizzazione di un sistema stabile e operativo di antenne HF-Radar per il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui utili a ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.

Il progetto punta, inoltre, ad instaurare contatti tra le autorità maltesi e siciliane, responsabili per la sorveglianza e la sicurezza in mare e a disegnare piani comuni per operazioni e interventi congiunti e coordinati in caso di emergenza, soprattutto quella derivante dalla perdita di petrolio. Le autorità competenti saranno provviste, dunque, di nuove tecnologie per le osservazioni e le previsioni marine di routine al fine di migliorare la risposta in caso di pericolo marino, il controllo dello spazio marittimo oltre frontiera e l’efficienza della sicurezza in mare.

Le installazioni sono previste nell’area portuale di Pozzallo, nel Ragusano (in via di definizione), che completerà il sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri e dell’Isola di Gozo a Malta (già presenti).

Il progetto è realizzato grazie ad una partnership composta da University of Malta (Physical Oceanografy Unit IOI – Malta Operational Centre), Authority for Transport in Malta, Armed Forces of Malta, Civil Protection Department of Malta, Università di Palermo (Polo Territoriale Universitario della Provincia di Trapani), Arpa Sicilia, Università di Catania (Cutgana, centro interdipartimentale di ricerca d’Ateneo), Cnr - Istituto per l’Ambiente Marino Costiero UOS di Capo Granitola.

(29 ottobre 2012)

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