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Patrizi e Palazzi

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Domenica 10 giugno, a partire dalle 10, visite guidate dei Palazzi nobiliari Manganelli, Del Toscano, Libertini-Scuderi e Beneventano

La locandina

Domenica 10 giugno sarà possibile visitare i meravigliosi interni di alcuni tra i più importanti palazzi nobiliari di Catania: Manganelli, Del Toscano, Libertini-Scuderi e Beneventano grazie all'iniziativa Patrizi e Palazzi. Itinerario delle dimore nobiliari. Queste dimore storiche riaprono infatti le porte grazie al servizio di visite guidate, attivo dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, di Alchimie d’arte, impegnata nella promozione di beni ed eventi culturali, con il patrocinio del Comune di Catania e dell’Archeoclub d’Italia.

Un’occasione per conoscere la storia di Catania e delle famiglie che ne hanno arricchito il patrimonio artistico e culturale. I tour partiranno ogni 30 minuti da ciascun palazzo, dove sarà anche attivo un servizio di biglietteria che consentirà ai visitatori di scegliere da quale luogo iniziare il percorso. Il ticket, del costo di 10 euro, comprenderà la visita guidata ai quattro palazzi e le degustazioni offerte dagli sponsor.

Il progetto, ideato e fortemente voluto da Chiara Ponzo, nasce dalla volontà di avvicinare i cittadini al patrimonio storico-artistico di Catania, nella convinzione che occorra rinnovare il rapporto con il territorio e le sue risorse. Se tra gli obiettivi di Alchimie d'Arte vi sono, infatti, la gestione e la promozione di eventi e beni culturali, presupposto imprescindibile è la loro conoscenza e fruibilità. Conoscere i palazzi storici nelle loro peculiarità architettoniche, raccontare delle famiglie cui sono appartenuti e svelarne le connessioni con il tessuto urbano significa scoprire la storia di Catania e le proprie radici.

Tra i numerosi edifici che la città vanta, sono stati scelti i palazzi Manganelli, del Toscano, Beneventano e Libertini-Scuderi in virtù della loro importanza, del perfetto stato di conservazione e della sensibilità dei proprietari, che hanno sposato la causa culturale e accettato di aprire le porte alla città.

Palazzo Manganelli. Situato nel cuore della città, è uno dei più antichi e importanti edifici nobiliari di Catania. Il Palazzo, costruito nel XV secolo e appartenuto alla famiglia Sigona, venne riedificato dopo il terremoto del 1693 su committenza dei principi di Sperlinga e Manganelli, subentrati a metà dello stesso secolo. Conserva al suo interno l'atmosfera della vita di corte con i pregiati arredamenti rococò, i raffinati affreschi liberty, i preziosi dipinti e il giardino pensile, tra i più grandi in Sicilia.

Palazzo del Toscano. Il Palazzo fu inizialmente costruito, nel primo Settecento, su progetto dell'insigne architetto Vaccarini. Rimasto incompiuto, il marchese del Toscano affidò l'incarico di ultimare la costruzione al torinese Poletti nel 1859, a cui successe il napoletano Alvino. Venne realizzato un edificio compatto e severo, ma chiaramente influenzato dall'eclettismo artistico dell’Ottocento e, insieme, dal gusto per gli ambienti "a tema" proprio dei palazzi napoletani.
Un tempo dimora unica di un'aristocratica famiglia, l'edificio è oggi frazionato in diversi e autonomi appartamenti e tuttavia la parte destinata per tradizione al primogenito della casata è rimasta quasi del tutto integra: di essa si possono ammirare gli ambienti di rappresentanza che mantengono parte degli arredi d'epoca.

Palazzo Beneventano. Commissionato dalla famiglia Pavone, il palazzo fu venduto nel 1870 al barone Giuseppe Luigi Beneventano della Corte e da lui ultimato su progetto dell'ingegnere Lanzerotti. Importante elemento scenografico del lato est di piazza Stesicoro, l'edificio ha un'impostazione neoclassicheggiante che ben si accorda con il vicino Palazzo del Toscano. Decorarono gli interni alcuni tra i più importanti nomi del panorama artistico tardo ottocentesco: Alessandro Abate, Alfonso Orabona e l'illustre Giuseppe Sciuti.

Palazzo Libertini-Scuderi. Progettato dall'architetto milanese Carlo Sada nel 1875, il Palazzo fu commissionato dal cav. Giuseppe Paternò di Raddusa, ma completato sotto la direzione del senatore Pasquale Libertini che lo aveva acquistato nei primi anni del XX secolo. Fu venduto nel 1940 all'armatore Matteo Scuderi, i cui eredi lo detengono. L'edificio è in stile neorinascimentale fiorentino, mantiene all'interno gli eleganti arredamenti liberty ed è arricchito dalle decorazioni pittoriche e dagli affreschi delle volte realizzati da Attanasio e Orabona, artisti locali di grande fama nell'Ottocento. Vanta, inoltre, un giardino all'italiana ornato da una splendida fontana e restaurato negli Anni 40 dagli attuali proprietari.

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Ad arricchire l’evento saranno esposte inoltre le opere pittoriche di Benedetto Poma e le sculture di Gianni Sessa.

Per informazioni: 340 0663011 - www.alchimiedarte.com - info@alchimiedarte.com

(10 giugno 2012)

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