Si svolgerà a Taormina, da giovedì 9 a sabato 11 febbraio, nell’Hotel Villa Diodoro la terza edizione del workshop nazionale Siti contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento, organizzato dai gruppi di Ingegneria sanitaria-ambientale delle Università di Catania, Brescia e La Sapienza di Roma.
In tale occasione sarà fatto il punto su quanto è stato ad oggi realizzato nel campo delle bonifiche, con specifico risalto agli aspetti tecnico-operativi. Verranno illustrati casi di studio di risanamento e messa in sicurezza di siti contaminati a scala industriale e presentati i risultati più recenti della ricerca scientifica sulle tecnologie di trattamento di suoli, acque sotterranee e sedimenti contaminati.
Tra gli appuntamenti più attesi, una tavola rotonda (venerdì 10 febbraio ore 11) dal titolo “Controlli ambientali e accertamenti degli illeciti nell’attività di bonifica dei siti contaminati” alla quale parteciperà una nutrita delegazione della Commissione parlamentare d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti: il presidente on. Gaetano Pecorella, il deputato Alessandro Bratti (Pd), i senatori Gennaro Coronella e Dorina Bianchi (Pdl), Mauro Libè (Udc) e Daniela Mazzuconi (Pd), i consulenti Anacleto Busà, Laura D’Aprile, Fabio Vaccaro e Luigia Spinelli, il consigliere parlamentare Mauro De Marco e il documentarista parlamentare Enzo Montecchiarini. Coordinerà Rodolfo Napoli dell’Associazione nazionale di Ingegneria sanitaria-ambientale (Andis).
Il workshop si aprirà giovedì 9 febbraio alle 9, con gli indirizzi di saluto di diverse autorità, seguiti dalla presentazione dei tre componenti della direzione scientifica: la prof.ssa Maria Rosaria Boni, e i docenti Carlo Collivignarelli e Federico Vagliasindi, rispettivamente ordinari di Ingegneria sanitaria-ambientale delle Università La Sapienza di Roma, di Brescia e di Catania.
Il workshop è promosso in collaborazione con l’Andis e il Gruppo italiano di Ingegneria sanitaria-ambientale (Gitisa) e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, della Commissione Fulbright, della Regione Siciliana, di Confindustria Sicilia, della facoltà di Ingegneria dell’Università di Messina, dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa), degli ordini degli Ingegneri delle provincie di Palermo e Agrigento e dell’Ordine regionale dei Geologi di Sicilia.
(09 febbraio 2012)