Lunedì 6 febbraio alle 20, al Centro servizi culturali di Comiso (Rg), sarà proiettato il film Il Pianista di Roman Polanski (Polonia, 2002), nell'ambito della rassegna di cinema d'autore "Orizzonti di libertà", organizzata dall'Ufficio diocesano per la cultura. Seguirà dibattito sul tema dell'illusione della libertà nei totalitarismi del Novecento.
Varsavia, 1º Settembre 1939, Władysław Szpilman sta eseguendo un notturno alla radio presso la quale lavora quando sente delle esplosioni che rapidamente si avvicinano, gli viene detto di smettere ma lui continua fino a quando una granata fa crollare la stanza accanto allo studio di registrazione: è l'inizio della seconda guerra mondiale, la Polonia è stata invasa e, nonostante il momentaneo entusiasmo per la dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Gran Bretagna, Varsavia verrà occupata dopo pochi giorni. Comincia a stringersi la tenaglia nazista che produrrà le prime
limitazioni per gli Ebrei, fino alla decimazione. Wladyslaw, giovane, talentuoso pianista, sta suonando Chopin per una registrazione radiofonica proprio mentre arriva la notizia dell'invasione nazista della Polonia. Il giovane assiste all'orribile spirale: tutta la famiglia deportata e poi le condizioni del ghetto: bambini che muoiono di fame, gente uccisa per nulla, e una piccola parte di ebrei che tradiscono per sopravvivere. Alla fine Wladyslaw è di nuovo al piano, proprio come all'inizio. Ma naturalmente l'esperienza lo ha devastato. Niente, neppure Chopin sarà più come prima.
(06 febbraio 2012)