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Minori, migranti, nuove schiavitù

Venerdì 29 giugno alle 17, nel “Coro di notte" dell’ex Monastero dei Benedettini, a due anni dalla Campagna Invisibili una panoramica sugli obiettivi raggiunti

La locandina dell'evento

 Venerdì 29 giugno alle 17, nel “Coro di notte" dell’ex Monastero dei Benedettini, si terrà la conferenza Minori, migranti, nuove schiavitù: a due anni dalla Campagna Invisibili una panoramica sugli obiettivi raggiunti, la condizione dei migranti in Europa e la regia della criminalità sulle nuove schiavitù, organizzata dalla Circoscrizione Sicilia di Amnesty International e dai Circuiti culturali dell’Università di Catania.

L’incontro, introdotto da Simonetta Cormaci, responsabile del Gruppo Italia 72 di Amnesty International Sezione Italiana, sarà coordinato dal prof. Luciano Granozzi, docente di Storia contemporanea della facoltà di Lingue e letterature straniere.

Interverranno inoltre il prof. Salvatore Aleo, docente di Diritto penale della facoltà di Scienze politiche, con una relazione su “Criminalità organizzata e nuove schiavitù”, e la prof.ssa Francesca Longo, docente di Politiche dell'Unione europea della facoltà di Scienze politiche, con una relazione su ”Fortezza Europa: le politiche dell'Ue sui migranti” .

Concluderà Stefano Pratesi, vicepresidente di Amnesty International, Sezione Italiana, e docente di Legislazione europea e Immigrazione della facoltà di Lingue e letterature straniere (sede di Ragusa), con un intervento su ”Invisibili due anni dopo. Chiusura della campagna” .

 


 

I NUMERI E LE ATTIVITA’ DELLA CAMPAGNA “INVISIBILI”

La campagna Invisibili viene lanciata il 23 febbraio del 2006 a Roma, nel corso di una conferenza stampa in cui vengono presentati i risultati di un lavoro di ricerca chiuso a giugno 2005, dopo 1 intenso anno di lavoro.
L’obiettivo fondamentale della campagna è quello di far uscire i minori migranti nei centri di detenzione dall’invisibilità e ottenere che i loro diritti vengano rispettati, attraverso l’applicazione degli standard internazionali. La strategia della campagna si concentra sulla massima diffusione delle preoccupazioni e delle raccomandazioni di AI riguardo ai diritti violati dei minori migranti e richiedenti asilo in arrivo alla frontiera marittima meridionale italiana, utilizzando tutte le risorse a disposizione, volontarie e professionali, di campaigning, lobby, attivismo, comunicazione, educazione ai diritti umani e raccolta fondi.
La prima azione realizzata è la pubblicazione e la distribuzione del rapporto di ricerca Invisibili – Minori migranti detenuti all’arrivo in Italia (EGA Torino febbraio 2006), che viene tra l’altro affidato agli oltre 200 gruppi di volontari della Sezione italiana perché venga presentato su tutto il territorio. Nei primi mesi di campagna sono decine e decine le presentazioni del libro realizzate nelle librerie e nell’ambito di convegni e conferenze.

Il rapporto, con la prefazione di Andrea Camilleri, viene stampata in 1000 copie e ristampato per altre 1500, distribuite nelle più importanti librerie italiane. Entrambe le tirature vanno esaurite.

Per il lancio della campagna sono pronti anche altri due importanti strumenti, la cui diffusione contribuirà in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi: lo spot radiofonico e il documentario “Fine del viaggio”.
Viene infatti prodotto e distribuito uno spot radiofonico di 54’’, con le voci di Andrea Camilleri e Fiorello. Grazie ai gruppi di volontari di AI viene diffuso nelle radio locali e allo stesso tempo promosso e distribuito in alcuni importanti circuiti radiofonici nazionali.

Al lancio è disponibile anche il documentario in dvd “Fine del viaggio” che illustra la situazione mondiale dei rifugiati e dei migranti, con un focus sulla realtà italiana e la descrizione con testimonianze e immagini della realtà dei minori migranti detenuti all’arrivo alla frontiera marittima. Contiene tra le altre un’intervista a Fabrizio Gatti, giornalista de L’Espresso e autore del reportage “Io clandestino a Lampedusa”. Come ricorderete, Fabrizio Gatti si è fatto ripescare in mare fingendosi un immigrato naufrago e ha vissuto una settimana nel cpt di Lampedusa in condizioni disumane.

Eventi e iniziative realizzate nell’arco dei 16 mesi di campagna

La proiezione di “Fine del viaggio” è stata molto spesso abbinata alla presentazione del rapporto. E nei mesi successivi al lancio della campagna il numero e la tipologia di iniziative realizzate dalla Sezione italiana di AI si sono moltiplicate. Dopo 16 mesi di campagna, le iniziative attuate sono centinaia, realizzate in più di 120 città italiane: tantissimi punti informativi e di raccolta firme, decine e decine di incontri di approfondimento sulla campagna e sui diritti dei minori migranti attraverso convegni, conferenze e seminari; decine di spettacoli di musica, danza, teatro, dedicati alla campagna; decine di proiezioni del documentario “Fine del viaggio”, mostre di fotografie, fumetti e disegni sul tema.
Inoltre… cene di raccolta fondi, fiaccolate, una gara di sci, una gara di torte, aperitivi, attività ludiche per bambini e ragazzi e tanti altri appuntamenti per far conoscere il tema dei minori migranti.

Nel corso di queste iniziative, oltre a raccogliere firme sull’appello indirizzato alle Istituzioni italiane, vengono distribuiti 100 mila depliant della campagna e 100 mila cartoline indirizzate al Ministro dell’Interno.

La campagna Invisibili tocca le principali città italiane, ma anche tanti piccoli centri. Possiamo affermare che arriva a parlare con una parte importante dell’opinione pubblica italiana, dal Sud al Nord della penisola:

Afragola (NA), Agrigento, Alassio (Sv), Albano (Rm), Alessandria, Ancona, Arese (Mi), Assisi (Pg), Ascoli Piceno, Avellino, Bagni (Sa), Bardonecchia (To), Barletta, Bari, Benevento, Bologna, Boves (Cn), Brescia, Brivio (Lc), Cagliari, Campobasso, Caraglio (Cn), Capannori (Lu), Carpi (Mo), Catania, Catanzaro, Cento (Bo), Cesena, Ciampino (Rm), Civitavecchia (Rm), Codevilla (Pv), Codrongianos (Ss), Cosenza, Cossato (Bi), Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Formia (Lt), Genova, Giovinazzo (Ba), Ivrea (To), Lamezia (Cz), Lampedusa (Ag), Lecce, Lecco, Locri (Rc), Lodi (Mi), Loiano (Bo), L’Aquila, Mantova, Maserada sul Piave (Tv), Mestre, Milano, Modena, Monterotondo (Rm), Montebelluna (Tv), Montecchio (Re), Monza, Morlupo (Rm), Napoli, Nepi (Vt), Nole (To), Novara, Novi Ligure (Al), Nuoro, Oristano, Olbia, Padova, Palmi (Rc), Palermo, Parma, Paternopoli (Av), Pavia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Pieve di Forlì (Fc), Pisa, Point-Saint-Martin (Ao), Pomigliano d’Arco (Na), Pordenone, Ragalna (CT), Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rivoli (To), Roma, Rovigo, San Lazzaro (Bo), Saluzzo (Cn), Saronno (NA), Sassari, Sestri Levante (Ge), Siena, Siracusa, Termoli, Tiene (Vi), Torino, Torre del Greco (Na), Torre Pellice (To), Trapani, Trento, Trieste, Urbino, Venezia, Velletri (Rm), Vercelli, Verona, Verbania, Vibo Valentia, Viterbo.

In 16 mesi di campagna i momenti importanti sono stati tantissimi. Uno di questi è particolarmente simbolico per il luogo: Lampedusa.
Amnesty International ha ritenuto importante che alla denuncia sulle violazioni del centro per stranieri dell’isola, si affiancasse anche il dialogo con la popolazione e le istituzioni locali, per parlare con loro e dimostrare che chi vive in situazioni difficili può essere protagonista per i diritti umani.
Il 23 giugno 2006 a Lampedusa si è svolto l’incontro pubblico “Lampedusa, terra di diritti umani” in collaborazione con l’associazione lampedusana “Alternativa giovani Onlus”. All’incontro hanno preso parte le autorità locali di Lampedusa, rappresentanti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, un medico della missione di Medici senza Frontiere sull’isola e un’avvocatessa attiva nella protezione dei diritti umani dei migranti.

Il 23 e 24 settembre del 2006, la Sezione italiana dedica alla campagna Invisibili le Giornate dell’Attivismo, un’occasione in cui si mobilita per intero con l’obiettivo di promuovere l’attivismo in Amnesty e di reclutare nuovi volontari che lavorino sulle campagne di AI. Nel corso delle Giornate dell’Attivismo, in tantissime piazze gli attivisti di AI realizzano la scritta umana “Mai più invisibili”, coinvolgendo le persone che si trovano nelle piazze e che vengono invitate a partecipare.

Anche in occasione della Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia, il 20 novembre 2006, AI dà vita a una speciale mobilitazione dedicata ad Invisibili. Un altro dei momenti chiave in cui le attività vengono ulteriormente intensificate è il compleanno di Invisibili. Ad un anno dal lancio della campagna, il 23 febbraio 2007, viene presentato alla stampa e all’opinione pubblica un nuovo rapporto sulla situazione dei minori migranti detenuti all’arrivo alla frontiera marittima italiana: Fuori dal buio: un anno dalla parte dei minori migranti.

Il sostegno dell’opinione pubblica cresce grazie all’impegno di AI

A novembre 2006, dopo 8 mesi di campagna e nel corso di uno dei numerosi di incontri di lobby che i rappresentanti della sezione italiana realizzano con rappresentanti delle istituzioni, un funzionario della Presidenza del consiglio dei ministri comunica ad AI che sono tantissimi gli appelli pervenuti, una parte dei quali in inglese.
A dicembre 2006 siamo certi di aver superato il tetto delle 10.000 firme raccolte a sostegno delle richieste della campagna.
A giugno 2007 la Camera dei deputati contatta AI per avere il nome del primo firmatario dei moltissimi appelli ricevuti dalla segreteria della Presidenza. Gli appelli saranno considerati una petizione unica e presentati alla Camera dei Deputati che potrebbe decidere di discuterli in Commissione affari costituzionali.

AI stima che le firme raccolte e inviate ai principali interlocutori dell’azione all’interno del Governo e del Parlamento italiani siano, dopo 16 mesi di campagna, almeno 50.000!

Quasi 8.000 firme sono state raccolte on line, nelle pagine dedicate alla campagna del sito www.amnesty.it, tutte le altre sono il frutto del lavoro appassionato e incessante dei volontari della sezione italiana, più di 2500 persone distribuite in oltre 200 gruppi locali, e delle altre sezioni di AI che hanno lavorato sulla campagna.

Una stima senz’altro a ribasso, tenuto conto degli importanti feedback da parte della Presidenza del Consiglio e da parte della segreteria della Camera dei Deputati, e valutate anche le informazioni sul lavoro sviluppato dalle altre Sezioni di Amnesty International sulla campagna: AI Austria, AI Danimarca, AI Paraguay, AI Polonia, AI Svezia, AI Belgio fiamminga e AI Belgio francofona.

Alle altre Sezioni di AI coinvolte nell’azione è stato richiesto principalmente di sottoscrivere e far sottoscrivere gli appelli e contattare le ambasciate italiane all’estero, ma alcune di loro hanno realizzato anche altre attività come quelle di educazione ai diritti umani della Sezione belga. La Sezione belga ha infatti comunicato ad AI Italia di aver portato la campagna in tantissime scuole raggiungendo più di 100 mila studenti delle scuole superiori e chiedendo loro di scrivere al Governo e al Parlamento italiani. Sono migliaia coloro i quali hanno dato seguito a questo invito.

Le attività di educazione ai diritti umani della sezione italiana per la campagna Invisibili

Diversi sono stati i momenti e le azioni educativo/formative, specificamente dedicate al tema “Invisibili”.
Il 23 febbraio, in occasione del primo compleanno della campagna, 24 classi tra le 100 aderenti al network nazionale AmnestyKids! hanno partecipato al giorno di mobilitazione sviluppando, grazie all’indispensabile supporto dei loro insegnanti, lavori vari e originali. Hanno inoltre prodotto video complessi e ispirati, mostrandoci in questo modo come l’attivismo per i diritti umani risieda anche nella semplicità dei piccoli atti creativi dei nostri AmnestyKids!.

Sempre nell’ambito della campagna, è stato realizzato un percorso educativo che ha visto in primo luogo la realizzazione dell’ evento pubblico “Bambini invisibili”, realizzato a Roma nel dicembre 2006, in cui è stato presentato pubblicamente il kit didattico “Fine del viaggio. Violazioni dei diritti umani dei rifugiati e dei migranti in Italia” destinato alle scuole secondarie di II grado. Il kit didattico, prodotto nella primavera e distribuito a tutti gli istituti superiori della Provincia di Roma, affronta specificamente la problematica dei minori migranti che, soli o con le loro famiglie, arrivano sulle nostre coste in cerca di migliori condizioni sociali ed economiche o di rifugio. L’intero percorso è stato realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma.
Inoltre, proprio sull’isola di Lampedusa è stato realizzato un progetto pilota di educazione ai diritti umani, intitolato “In viaggio….”, rivolto alla scuola secondaria di I grado. Il progetto ha camminato sul doppio binario della formazione, rivolta ai docenti, e dei laboratori creativo-educativi all’interno dei quale i ragazzi e le ragazze hanno manifestato la propria sensibilità verso le tematiche affrontate. La collaborazione con l’associazione locale Alternativa Giovani e l’emittente radiofonica Radio Delta Lampedusa, autogestita dai suoi membri, ha inoltre consentito di ricorrere al canale comunicativo per promuovere i contenuti del progetto, attraverso interviste ad hoc e speciali radiofonici dedicati ad Amnesty International, a cui hanno partecipato anche i docenti e i ragazzi coinvolti nelle attività educative.

(29 giugno 2007)


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