Sabato 22 ottobre alle 18:30, al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania, si inaugura la mostra d’arte contemporanea Stop allo 048 degli oggetti, sul tema del rifiuto e malattia. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 6 novembre.
La mostra invita quaranta giovani artisti ad esporre materiali di recupero, ricavati dagli scarti della produzione industriale, con lo scopo di re-inventare il loro significato. Il codice “048″ è l’esenzione da ticket, usato in campo medico, per indicare “soggetti affetti da malattie neoplastiche maligne”, cioè l’improvvisa pazzia cellulare che determina la loro replicazione all’infinito. Queste cellule con il progredire del tempo, nel nostro corpo assumono la definizione di cellule in “metastasi”.
Nella società consumistica gli oggetti acquistati, in un primo momento soddisfano le ansie sociali (shopping conpulsivo), dopo l’acquisto del prodotto proprio come cellule in “metastasi” popolano le strade urbane e paesaggi naturali e contaminano come cellule tumorali l'ecosistema che urla da tempo “stop” all’inquinamento. “Stop allo 048 degli oggetti” intende altresì trattare argomenti sociali messi in disparte, in quell’angolo oscuro di mondo, lasciato alla deriva a causa dell’eccessiva frenesia della società contemporanea. A tal proposito si intende sollecitare nell’osservatore la riflessione sugli argomenti generalmente rifiutati dalla società, quali barbonismo, de-personalizzazione, senilità, malattie mentali. La società è ammalata sia esteriormente: esempi sono gli accumuli di immondizia abbandonati in ogni angolo della città. Sia interiormente, se si considerano tutti i generi di malessere che la cattiva informazione censura e trasforma in tabù poiché “rifiuta“ di approfondire: l’emarginazione, la prostituzione, la tossicodipendenza, lo sfruttamento minorile, la malattia mentale. I latini affermavano “mens sana in corpore sano”: mente sana in un corpo sano. La società potrebbe guarire diventando ecologica, rispettando e curando l’ambiente esterno (attraverso la raccolta differenziata e ad un consumo equosolidale), e volgendo lo sguardo alla salvaguardia di un mondo interiore.
(22 ottobre 2011)