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Il “valore” della cultura per il turismo

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Venerdì 21 ottobre alle 17, al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa, primo seminario promosso dall'associazione Energie Nuove

Venerdì 21 ottobre alle 17, al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa (viale Teocrito, 66), l'associazione Energie Nuove. Politica e Cultura organizza il suo primo incontro seminariale, dal titolo Il “valore” della cultura per il turismo.

Dopo i saluti delle sutorità, ing. Roberto Visentin (sindaco di Siracusa) e on. Nicola Bono (presidente della Provincia di Siracusa), relatori saranno il presidente di Natura Sicula, Fabio Morreale, che parlerà di Il valore culturale e naturalistico del Plemmirio", la dott.ssa Elisa Bonacini (Università di Catania), che affronterà il tema Potenzialità economiche della cultura e v@lorizzazione negata in Sicilia, il dott. Fabrizio Scelsi (responsabile risorse naturali e riqualificazione ambientale Parco Agricolo Sud Milano), che interverrà su I parchi periurbani e i fondi europei.

Energie Nuove ha pensato di dedicare al turismo e ai beni culturali il primo appuntamento di una serie dedicata alla rigenerazione di Siracusa. «Ora più che mai - spiegano -, ci appare concreta la possibilità di disegnare un nuovo sviluppo per la nostra città, proprio partendo dal primo, vero successo ottenuto grazie alla straordinaria sinergia tra la mobilitazione della società civile e le scelte operate dall’attuale governo regionale, l’istituzione della riserva terrestre del Plemmirio, di durata biennale. Ci chiediamo quindi, e lo chiediamo a voi, cosa fare per il Plemmirio in questi due anni che ci separano dalla scadenza del decreto approvato a fine luglio. Il primo passo è convincere gli imprenditori siracusani che il treno dello sviluppo economico non passa solo dalla stazione “Cemento Sud” e che esiste un treno alternativo che ha portato, in Europa come in Italia, un inaspettato benessere economico a chi ha avuto la lungimiranza di prenderlo; si tratta ovviamente di una strategia non di immediato vantaggio per pochi ma di un ritorno economico per molti sulla lunga durata.
«Le Aree Protette, che possono destagionalizzare e delocalizzare le presenze turistiche, sono un tassello fondamentale per qualsiasi politica territoriale e forniscono un indubbio beneficio non solo per la conservazione della biodiversità ma anche per l’economia nazionale e locale. I dati sul turismo in Italia del 2010 ci dicono che la domanda si dimostra sempre più attenta ad aspetti come i parchi nazionali, le infrastrutture sportive, eventi di richiamo culturale, religioso e legati al patrimonio enogastronomico.

«La cultura e il paesaggio devono diventare una nuova occasione per il rilancio economico di Siracusa. C’è una necessità urgente di mettere a punto misure più efficaci e un adeguato sostegno tecnico e finanziario per gestire al meglio e valorizzare i beni culturali e le aree protette e, in questo contesto, la comunità imprenditoriale siracusana giocherà un ruolo importante, comprese le piccole e medie imprese. Un’attenzione particolare dovrà essere riservata a quelle piccole imprese private, capaci di portare avanti una nuova progettualità in ambito culturale con il ricorso a contributi e finanziamenti, mirati a produrre cultura in modo più innovativo (portali, digitalizzazione, risorse virtuali e web). Sfide significative ci attendono, in questi due anni, nel saper chiedere e utilizzare i finanziamenti europei».

(21 ottobre 2011)

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