Proseguono le attività del progetto Stop Femminicidio 2011, campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne condotta dall'Udi di Catania alla quale aderisce anche anche il Comitato Pari Opportunità dell'Università di Catania, e che quest'anno si è focalizzata sul sostegno delle donne immigrate vittime di tratta e di violenza.
Il cineforum prevede la proiezione di quattro film all'Arena Argentina di Catania (via Vanasco 10), spettacoli ore 20:45 e 22.45), al costo totale di 10 euro. L'iniziativa destina i proventi del cineforum al Centro Astalli per il sostegno alle donne immigrate vittime di violenza.
Lunedì 18 luglio la rassegna prosegue con la proiezione del film Ladybird Ladybird di Ken Loach (1994). Maggie (Rock), proletaria londinese, ha avuto quattro figli da quattro uomini diversi (due di colore). I Servizi sociali glieli tolgono: per la legge è una madre inaffidabile. Incontra finalmente l'uomo giusto (Vega), un gentile esule politico dal Paraguay, e ne ha due bambine. Gliele tolgono. Storia inverosimile? Lo sono spesso le storie vere come questa. Film di violenza insostenibile che ti fruga dentro: c'è la violenza fisica, c'è quella fredda e burocratica della legge e dell'ordine. E violenza anche formale: col suo strepitoso dinamismo stilistico K. Loach riesce a caricare d'emozione, fin dall'inizio, il racconto. Non fa denunce demagogiche. Costringe lo spettatore a mettersi dalla parte di Maggie senza nascondergli nulla della sua sgradevolezza, e gli pone domande: che cos'è una buona madre? chi ha il diritto di stabilire che cosa è una buona madre? che limiti bisogna imporre alla comunità nei suoi servizi sociali? dove finisce l'amore e dove comincia la responsabilità? Il film sconvolge anche perché fa pensare. Premio della migliore attrice al Festival di Berlino 1994.
Info e prevendite: Udi, Convenzione per la Pace, librerie Cavallotto (corso Sicilia e viale Ionio), libreria Volta Pagina (via Francesco Crispi 235).
(18 luglio 2011)