Lunedì 20 ottobre alle 17:30, al Museo di Scienze della Terra (corso Italia 57, primo piano), si inaugura la mostra di fossili e conchiglie Biodiversità nei mari. Il racconto dei fossili allestita nell'ambito del progetto "Ritmare. La ricerca italiana per il mare".
Si tratta dell'inaugurazione della prima parte della "sala degli invertebrati", sezione paleontologica del Museo, allestita in occasione della Settimana della Cultura Scientifica, in concomitanza con la visita del direttore dell’Istituto Catalano di Paleontologia, prof. Salvador Moyà, del direttore del Dipartimento di Paleontologia Evolutiva, prof. Meike Köhler e del prof. Xavier Giordana, paleontologo dello stesso Istituto, con cui sarà siglato un accordo di collaborazione per lo studio di reperti di Elephas falconeri conservati nel Museo, a conclusione del Progetto di ricerca.
Il programma, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, e svolto in collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, ha visto impegnati dal 2010 alcuni ricercatori dell'Ateneo nel work package relativo alla diffusione della cultura scientifica sul mare e, in particolare, alla comunicazione delle scienze del mare nelle scuole. Attraverso cicli di seminari e fruizione di mostre e laboratori didattici sono state allestite esposizioni sulla biodiversità marina attuale e passata, in ambito mediterraneo attraverso il racconto degli invertebrati.
Sono esposte conchiglie e fossili appartenenti a diversi gruppi di invertebrati marini, da quelli maggiormente conosciuti come bivalvi, gasteropodi, cefalopodi, echinodermi, crostacei e altri artropodi, a quelli meno noti e generalmente includenti specie di piccola taglia come briozoi, serpulidi e foraminiferi.
L’obiettivo consiste nel fare scoprire ai visitatori la grande diversificazione di morfologie e adattamenti degli organismi marini sia nel contesto attuale sia nel passato geologico attraverso i grandi processi e i profondi cambiamenti che hanno interessato da un lato l’estensione e la localizzazione dei mari e delle terre emerse e dall’altro la distribuzione delle specie nel tempo, anche in relazione ai cambiamenti globali, primo fra tutti il cambiamento climatico. Una finalità è anche quella di comunicare il valore della biodiversità e la necessità della sua salvaguardia nel mondo attuale soggetto a una serie di forti cambiamenti ambientali, in parte prodotti/amplificati dalle attività dell'uomo. Il percorso è realizzato con l'esposizione di materiali e di pannelli esplicativi e reso piacevole da inserti dedicati a curiosità su alcuni reperti.
Alla giornata saranno presenti il rettore Giacomo Pignataro, il direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Pietro Pavone, la ricercatrice dell'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (Cnr) Renata Denaro, il vicepresidente del Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del Mare Antonino Mazzola, il direttore del Co.nism.a Annibale Cutrona.
La visita alla mostra sarà preceduta da una breve introduzione della prof.ssa Antonietta Rosso, responsabile dell’Unità locale di ricerca che ha condotto il progetto e che ha ideato e realizzato la mostra insieme alla prof. Rossana Sanfilippo, con la collaborazione di Giusi Alongi, Marcello Campisi, Alessandro Chiarenza, Italo Di Geronimo, Raffaella Di Geronimo, Emanuela Di Martino, Alessandro Giuffrida, Francesco Sciuto e Martina Vitaliti.
La mostra sarà visitabile gratuitamente a partire da martedì 21 ottobre su appuntamento (prenotazioni ai numeri 095/7195761-66, email rosso@unict.it e sanfiros@unict.it).
(20 ottobre 2014)