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Ti racconterò tutte le storie che potrò

Martedì 20 maggio alle 16:30, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, presentazione del libro di Agnese Borsellino con Salvo Palazzolo

Martedì 20 maggio alle 16:30, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, si presenta il libro Ti racconterò tutte le storie che potrò in cui Agnese Borsellino, la moglie del giudice Paolo Borsellino, ha raccontato al giornalista del quotidiano La Repubblica Salvo Palazzolo la loro vita. 

La giornata è promossa con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Umanistiche nell'ambito del Maggio dei libri. Dopo i saluti del direttore del Disum Giancarlo Magnano San Lio e dell'assessore del Comune di Catania ai Saperi e alla Bellezza condivisa Orazio Licandro, intervengono la prof.ssa Dora Marchese e il giornalista Andrea Cassisi. Saranno presenti l'autore del libro e la figlia di Paolo e Agnese Borsellino, Lucia.

Il libro. Di Paolo Borsellino, del suo esempio e del suo lavoro di contrasto alla mafia, si è sempre parlato molto. Negli ultimi tempi, forse, si parla di più della sua morte e dei misteri che la avvolgono. Ma della famiglia Borsellino, dell’uomo anziché del magistrato, non si sa tanto. Fin dai primi, terribili giorni dopo l’attentato di via D’Amelio, infatti, la moglie Agnese e i figli Lucia, Manfredi e Fiammetta – allora poco più che adolescenti – hanno mantenuto uno stretto riserbo e sono intervenuti solo raramente nel dibattito mediatico. All’inizio del 2013, la signora Agnese, che combatteva contro un terribile male, ha voluto raccontare la sua vita a Salvo Palazzolo, per lasciare dietro di sé – ai figli, ai nipoti, alle persone che mantengono vivo il ricordo di Paolo Borsellino e, in definitiva, a tutti gli italiani – i ricordi di un’esistenza segnata dall’amore per un eroe civile che era anche un uomo normale, innamorato della moglie, giocoso con i figli, timido ma provocatorio, generoso e indimenticabile.
Agnese Borsellino se n’è andata il 5 maggio 2013, ma le sue parole sono rimaste impresse in questo libro, un libro carico di amore, di dolore, di indignazione e di speranza per il futuro del nostro Paese.

(20 maggio 2014)

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