Lunedì 7 aprile alle 17, nell'aula A2 del Monastero dei Benedettini, avrà luogo l'incontro dal titolo "Intelligenza naturale vs. Intelligenza tecnica", secondo debate del quarto ciclo de "I lunedì del classico. La storia non si processa".
I partecipanti, Sandro Di Paola, Barbara Giacchi, Maria Grazia Ponzo, Federica Reale, Federico Sapienza, Gabriele Vinciguerra, Veronica Carmela Zuccaro, divisi in due gruppi, avranno l'opportunità di confrontarsi direttamente col tema oggetto del debate.
Nel mondo antico, il concetto di intelligenza era strettamente legato alla capacità umana di ragionare, apprendere e contemplare il cosmo.
Filosofi come Aristotele definivano l’intelligenza naturale come il principio attivo del pensiero, una facoltà innata che permetteva di distinguere il vero dal falso e di comprendere le cause profonde della realtà.
Tuttavia, già nell’antichità esisteva un’idea embrionale di “intelligenza artificiale”, seppur intesa in modo molto diverso rispetto a oggi. Automata meccanici, come quelli descritti da Erone di Alessandria, erano costruiti per replicare movimenti umani o naturali attraverso ingegnosi sistemi di leve e contrappesi.
Il mito stesso suggerisce un’anticipazione di questa dicotomia: Efesto, il dio fabbro, creò automi in grado di muoversi e servire gli dèi, mentre Dedalo progettò macchine straordinarie che sembravano animate da una propria “intelligenza”.
Se nell’antichità l’intelligenza artificiale era più un’imitazione meccanica del vivente, oggi il dibattito continua sotto nuove forme, ma la domanda di fondo rimane la stessa: può la macchina mai eguagliare o superare la mente umana?
Interverranno sull'argomento Riccardo Chiaradonna (Università di Roma Tre) e Giovanna R. Giardina (Università di Catania).
Sarà possibile seguire il seminario anche a distanza attraverso la piattaforma Teams, scrivendo a ilun.delclassico@gmail.com
La partecipazione a uno o più debate è aperta a tutte le persone interessate, previa iscrizione.
Per gli studenti frequentanti in presenza è prevista la possibilità del riconoscimento di 3 CFU. Requisiti necessari saranno la frequenza di almeno due terzi delle ore del ciclo di seminari, la partecipazione attiva ad alcuni debate e un colloquio orale come prova di idoneità.
L’iniziativa nasce dalla volontà del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Scuola Superiore di Catania, della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, con il patrocinio dell’Associazione Internazionale di Studi Tardoantichi e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, per favorire un maggior coinvolgimento degli studenti e un’apertura all’esterno, oltre il perimetro accademico, delle scienze antiche.
Gli incontri hanno carattere interdisciplinare e costituiscono l’occasione per dialogare sul valore dei classici come risorsa di un presente che interroga il passato.
(07 aprile 2025)