È visitabile dal 6 dicembre all'11 febbraio 2025, al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane (Palazzo Centrale, Piazza Università 2), la mostra archeologica internazionale “Da Babilonia a Baghdad - Sulle tracce di Hammurabi”, un’iniziativa significativa che unisce istituzioni italiane, europee ed irachene in un contesto culturale e scientifico di cooperazione internazionale.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino all'11 febbraio 2025.
ORARI DI APERTURA
Lun-Ven: ore 09:00-13:30
Lun-Gio: ore 14:30-17:30 (ultimo ingresso)
Sab: su prenotazione museodeisaperi@unict.it (solo gruppi)
GIORNI DI CHIUSURA
Domenica
Chiusura natalizia
Dal 23 al 29 dicembre 2024
APERTURE STRAORDINARIE
6-7-8 dicembre 2024, ore 9-19
14 e 15 dicembre 2024, ore 16-20
21 e 22 dicembre 2024, ore 16-20
4 e 5 gennaio 2025, ore 16-20
Il percorso espositivo - curato dall'archeologo Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente e direttore della Missione archeologica di Tell Muhammad (Iraq) e dalla prof.ssa Germana Barone, delegata al Sistema Museale d’Ateneo e direttrice del Museo dei Saperi, e realizzato in collaborazione con l'arch. Daniele Leonardi (Area della Terza Missione) e con la Fondazione OELLE - si sviluppa intorno ai recenti ritrovamenti e risultati degli scavi archeologici del Baghdad Urban Archaeological Project di Unict (BUAP) proprio a Tell Muhammad, sito localizzato nella capitale irachena Baghdad e datato a circa 4 mila anni fa, ai tempi della prima dinastia di Babilonia del grande sovrano Hammurabi.
Ed è proprio sulla figura del visionario sovrano babilonese che è centrato il percorso espositivo, con manufatti provenienti da rinomati musei quali il Vorderasiatisches Museum del Pergamon di Berlino, il British Museum di Londra e i Musei Reali di Torino, oltre ad una riproduzione in 3D della famosa Stele di Hammurabi, in collaborazione con il Louvre di Parigi.
La mostra rappresenterà pertanto un'opportunità unica per confrontarsi con rari manufatti archeologici del periodo della I Dinastia di Babilonia tra i quali gli oggetti in metallo raccolti da F. Jones e A. H. Layard a Tell Muhammad nel 1850, due dei quali presentano l’iscrizione "E.GAL Hammurabi - Palazzo/Fortezza di Hammurabi".
Questi oggetti, insieme alle ricostruzioni architettoniche, ad una galleria di suggestive foto di scavo e una sala multifunzionale, saranno anche uno straordinario viatico per il grande pubblico per confrontarsi con i primi risultati archeologici degli scavi svolti a Tell Muhammad in collaborazione con il Board of Antiquities and Heritage (SBAH) dell’Iraq e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La mostra racconterà anche il lavoro degli archeologi dallo scavo fino alle analisi archeometriche e alle ricostruzioni virtuali realizzate in collaborazione con i diversi dipartimenti dell’Università di Catania: l’emozione di toccare i mattoni d’argilla che mani sapienti hanno modellato quattromila anni fa, di ricostruire tecnologie produttive e sistemi di scambio, di riportare alla luce tavolette che parlano della vita quotidiana di una città che prosperava lungo il fiume Tigri, ma anche di sorprendenti conoscenze scientifiche, delle credenze e delle superstizioni dei suoi antichi abitanti.
Il percorso espositivo accompagnerà dunque i visitatori, anche i più piccoli attraverso attività dedicate, nel cuore dell’affascinante civiltà mesopotamica, la cui eredità è ancora vitale nell’Iraq contemporaneo, e può essere riconosciuta persino nella nostra società come si evince dall’abito disegnato da Gabriella Ferrera e dall’installazione sonora di Michele Spadaro.
Nell'ambito della mostra, il 6 e il 7 dicembre si svolgerà, sempre al Palazzo Centrale, il convegno “The Multiple Lives of Hammurabi” organizzato con la partnership dal centro d’eccellenza Einstein Center Chronoi di Berlino che vedrà la partecipazione di esperti internazionali per ridiscutere della straordinaria figura del sovrano e della sua ricezione attraverso i secoli.
Il comitato scientifico è composto da Cinzia Pappi (Einstein Center Chronoi), Eva Cancik-Kirschbaum (Freie Universität Berlin) e Nicola Laneri (Unict).
Sin dalla scoperta della stele contenente le 282 leggi, il re Hammurabi di Babilonia è stato ampiamente riconosciuto come una delle figure storiche più importanti dell'antico Vicino Oriente nel mondo occidentale. Il suo codice non è solo una significativa rappresentazione della cultura mesopotamica, ma ha anche una grande importanza nell'istruzione europea nel secolo scorso. Anche prima che la sua eredità guadagnasse popolarità tra gli studiosi moderni, la costruzione intellettuale dell'impatto culturale di Hammurabi era già iniziata sotto i suoi successori. La personalità complessa e carismatica di Hammurabi, plasmata attraverso le sue conquiste politiche e militari, divenne lo spirito della sua epoca, durando per migliaia di anni nei ricordi delle successive civiltà del Vicino Oriente antico. Fu una pietra miliare politica e culturale significativa nella coscienza collettiva della Mesopotamia. Questa conferenza internazionale mira a indagare la percezione storiografica di Hammurabi e della sua epoca, in varie fasi della storia successiva e nei contesti culturali moderni.
La mostra e le iniziative ad essa collegate sono rese possibili, oltre che dal supporto diretto dell’Ateneo e della Fondazione OELLE, con finanziamenti dei progetti PNRR – Cultura (M1C3 – Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”) e PNRR Changes (Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society), Einstein Center Chronoi di Berlino, Regione Siciliana - Assessorato dell'istruzione e della formazione professionale.
L'iniziativa ha inoltre il patrocinio di: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Ministero della Cultura (MIC), ICOM Sicilia, Regione Siciliana - Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, FAI Catania, Comune di Catania.
(06 dicembre 2024)