Lunedì 18 marzo alle 16:45, nell'aula A2 del Monastero dei Benedettini di Catania e online su MS Teams, ha luogo il secondo appuntamento del terzo ciclo di seminari e convegni “I lunedì del classico - Seminari catanesi di scienze antiche”, promosso dai docenti Monica Centanni, Paolo B. Cipolla, Giovanna R. Giardina, Orazio Licandro e Daniele Malfitana.
L'appuntamento è con il seminario “Come nasce un’istituzione: tra razionalità pratica e valore simbolico”. Dialogheranno sull’argomento Marco Mazzone (Università di Catania) e Monica Centanni (Università di Catania – IUAV Venezia).
Gli incontri hanno carattere interdisciplinare e costituiscono l’occasione per dialogare sul valore dei classici come risorsa di un presente che interroga il passato.
Il tema trattato riguarderà la natura ambivalente delle istituzioni: danno forma alla vita e la esprimono, per un verso, ma per un altro verso la limitano e costringono. La loro esistenza dipende dunque da meccanismi che motivino i soggetti ad accettarne la natura limitante. Alcune tradizioni di pensiero hanno insistito particolarmente sull’esistenza di ragioni, ossia di motivazioni basate sul ragionamento pratico. Queste tradizioni rischiano però di scivolare verso l’idealizzazione di un puro agente razionale.
Partendo da alcune considerazioni sulle istituzioni romane, si intende proporre in primo luogo di indicare i principali limiti di questa idealizzazione, riconducibili a una rimozione del conflitto su cui le istituzioni poggiano. In secondo luogo, tuttavia, si propone una “reinterpretazione caritatevole” dell’idealizzazione, secondo cui essa – correttamente intesa – salva invece che rimuovere la consapevolezza del conflitto come fatto originario.
L’iniziativa nasce dalla volontà del Dipartimento di Scienze umanistiche, della Scuola Superiore di Catania, della Scuola di specializzazione in Beni archeologici, con il patrocinio dell’Associazione internazionale di Studi Tardoantichi e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, per favorire un maggior coinvolgimento degli studenti e un’apertura all’esterno, oltre il perimetro accademico, delle scienze antiche.
È prevista la possibilità del riconoscimento di CFU per gli studenti frequentanti in presenza.
(18 marzo 2024)