Domenica 5 dicembre alle 17:30, al Piccolo Teatro della Città, va in scena lo spettacolo La leggenda di Colapesce proposto dall'Associazione Arte Pupi dei Fratelli Napoli
Lo spettacolo interattivo con tecnica mista – cantastorie, attori, burattini e pupi di stile catanese, nel tipico stile della Marionettistica fratelli Napoli - mette in scena la storia di Colapesce, simbolo stesso delle profondità marine. Si narra che intorno all'anno 1230 viveva in Sicilia, un prodigioso pescatore bello e forte, di nome Cola che aveva la capacità di nuotare come un delfino e di rimanere sott'acqua per molto tempo. Talmente grandi erano le sue abilità che la gente gli aggiunse il nomignolo di Pesce. La fama del giovane cresceva, tanto che quando venne a Messina l'imperatore Federico II volle conoscerlo personalmente: egli recava con sé una figliola bella come un raggio di sole cui voleva cerca un marito degno di lei, bello e prode, e bandiva giostre e tornei. Ma nessuno ancora era piaciuto alla superba fanciulla, e molti impavidi erano morti per lei in avventure e imprese impossibili. Anche Colapesce fu sottoposto ad alcune prove della sua straordinaria capacità di nuotatore e durante una queste, egli scopre qualcosa di vitale importanza per la nostra Sicilia.
Lo spettacolo inaugura la programmazione per bambini e famiglie che prevede altre cinque proposte: dal grande classico della fiaba siciliana quale Tiritituf di Luigi Capuana diretto da Ezio Donato a Lupulù, fiaba di Giuseppe Pitrè, riscritta da Lina Maria Ugolini (regia di Giannella Loredana D’Izzia, protagonista Anna Passanisi), fino a Il topo di città e il topo di campagna da Esopo, riscritto da Lina Maria Ugolini, con la regia di Gianni Salvo e le due fiabe (Cappuccetto Rosso – indagini nel bosco e I tre porcellini) dirette da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi dell’Associazione Buio in Sala.
(05 dicembre 2021)