L'11 e il 12 settembre al Palazzo della Cultura di Catania, nell'ambito della XII edizione del festival cinematografico Corti in Cortile, prendono il via i seminari del ciclo "Immaginario Non Immaginario", una serie di incontri a ingresso libero che, prendendo spunto dalle produzioni della cultura pop (letteratura, cinema, serie televisive, fumetti e videogiochi), provano a comprendere la società attuale.
Quest'anno il tema scelto è "Le forme del contagio", ovvero usare l'immaginario per raccontare l'anno del COVID19.
L'iniziativa si articola in due seminari, "Il contagio e la società", che si svolge venerdì 11 settembre alle 15, nella Sala Teatro del Palazzo della Cultura, e "Il contagio e l'immaginazione", ospitato sabato 12 settembre alle 11, all'interno dell'Auditorium Concetto Marchesi.
La pandemia ha cambiato la nostra vita e le nostre abitudini, innescando un universo di reazioni, battute, meme, che hanno provato a riflettere in modo semiserio sulla condizione della quarantena
Quali sono le fake news che hanno circolato? Come mutano le relazioni sociali con l'uso del videostreaming? In che modo è cambiato l'uso delle piattaforme come Netflix, Prime, Disney+? Immuni: perché tante polemiche?
A queste domande risponderanno le relazioni degli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze del Testo per le professioni digitali (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania) che hanno raccolto una serie di dati per comporre un quadro di come la comunicazione sia stata contagiata dalla pandemia.
Il coronavirus ha avuto un ruolo culturale inaspettato: ha rimesso in circolo idee che sembravano seppellite nella storia e nella produzione culturale del passato.
Pestilenza, malattia, quarantena, untore sono termini che hanno una cosa in comune: fanno parte dell'immaginario del contagio
Quali sono le forme estetiche del contagio? Quali caratteristiche hanno le narrazioni delle pestilenze? In che modo la cultura pop ha esorcizzato la paura dell'epidemia?
Questi i temi su cui discuteranno i docenti Davide Bennato, Giuseppe Palazzolo e Paolo La Marca (DISUM) e la blogger Jolanda Russo.
(11 settembre 2020)