Domenica 23 febbraio alle 18, nello spazio espositivo Plenum - Fotografia Contemporanea di Catania, s’inaugura "The Iceberg", personale dell’artista romano Giorgio Di Noto la cui ricerca si focalizza sullo studio dei materiali e dei linguaggi della fotografia e del rapporto tra processi tecnici e contenuti delle immagini.
La mostra visitabile fino al 12 aprile è a cura di Chiara Capodici. Il testo critico è firmato da Paola Paleari.
The Iceberg affronta un tema estremamente attuale, il deep web. Giorgio di Noto presenta internet come un Iceberg la cui punta raffigura il “Surface Web”, ovvero, quel territorio digitale dove si naviga tra motori di ricerca, social networks, blog, siti d'informazione ecc.
La parte sommersa dell'iceberg, pari a più del suo 90%, è rappresenta da quello che viene chiamato “Deep Web”. Sotto la superficie conosciuta di Internet si evolve un network criptato che sfugge ai motori di ricerca e in cui vige la totale anonimità. Uno spazio apparentemente senza regole, accessibile solo attraverso specifici software, dove tutto è teoricamente permesso, dove nulla è praticamente tracciabile.
Nell'installazione The Iceberg queste fotografie - probabilmente scattate con piccole macchine o smartphone, inedite e anonime - sono presentate come oggetti invisibili stampate con degli inchiostri speciali, appaiono e si rivelano sulla superficie solo attraverso una luce ultravioletta.
La stessa luce che nella realtà è impiegata per rivelare tracce di droga, in questo caso è necessaria per rivelare una rappresentazione della droga stessa, altrimenti non accessibile. Queste immagini, caricate anonimamente e probabilmente destinate ad autocancellarsi esaurita la loro funzione, non sono rintracciabili nè visibili nel web tradizionale, ma vivono temporaneamente solo in questo spazio.
La luce gioca qui un ruolo fondamentale, infatti, la sua assenza o presenza crea una diversa percezione dell'opera. Durante l’inaugurazione verrà presentato anche il libro omonimo, pubblicato dalla casa editrice Patrick Frey e l’edizione limitata di poster che raccolgono tutte le immagini del progetto.
Giorgio di Noto (Roma, 1990). Ha studiato fotografia al Centro Sperimentale di Fotografia A. Adams e ha imparato le tecniche di camera oscura lavorando con alcuni stampatori in Italia. Nel 2011 ha iniziato una ricerca sui materiali e i linguaggi della fotografia studiando il rapporto tra processi tecnici e contenuti delle immagini. Nel 2012 il libro auto-pubblicato in edizione limitata "The Arab Revolt" è stato selezionato in "The Photobook. A History Vol. III" di Martin Parr e Gerry Badger ed è stato esposto durante Paris Photo. Nel 2017 ha pubblicato "The Iceberg" (Edition Patrick Frey) che ha ricevuto una menzione speciale per l'Author Book Award ai Rencontres d'Arles 2018. Nel 2019 partecipa alla collettiva “Metafotografia” alla Fondazione Baco di Bergamo. I suoi progetti sono stati esposti in diversi festival ed eventi in Europa.
(23 febbraio 2020)