Venerdì 24 e sabato 25 gennaio, si svolge al Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano l'iniziativa "Hemingway e noi" promossa dall’associazione Ingresso Libero e dalla Fondazione Lamberto Puggelli, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania e con il Festival internazionale Magie Barocche.
Il titolo del progetto - nell’ambito del quale un gruppo di studenti del Liceo classico "Mario Cutelli" ha potuto partecipare a un laboratorio di traduzione, a cura della professoressa Laura Lo Giudice - rimanda al saggio di Italo Calvino "Hemingway e noi", pubblicato su "Il Contemporaneo" nel 1954, all'indomani dell'attribuzione del Nobel allo scrittore nordamericano. Calvino ne rilegge l’opera nel clima dell'immediato dopoguerra. «C’è stato un tempo in cui, per me – e per molti altri, miei coetanei o giù di lì – Hemingway era un dio». Con queste parole inizia il saggio. Nell’Italia di oggi, così lontana e diversa da quella del giovane Calvino, per i lettori contemporanei e per le successive generazioni di scrittori, cosa rappresenta Hemingway?
A rispondere a questa domanda saranno i docenti del Disum Salvatore Marano (Lingue e Letterature Angloamericane) e Attilio Scuderi (Critica letteraria e Letterature comparate) che venerdì 24 gennaio alle 18, terranno un seminario incentrato su Ernest Hemingway.
A seguire, alle 21, avrà luogo il reading/concerto dal titolo "Hemingway 4 / 49", focalizzato su quattro testi tratti da "I quarantanove racconti". Voci recitanti: Emanuela Pistone e Carmelo Motta; le letture saranno accostate alle musiche di Federico García Lorca e George Gershwin, eseguite da Carmelo Dell’Acqua al clarinetto e Riccardo Insolia al pianoforte, e alle videoproiezioni a cura di Matteo Vinci.
L'evento "Hemingway 4 / 49" (ingresso a pagamento) sarà replicato sabato 25 gennaio alle ore 21.
(24 gennaio 2020)