Martedì 24 settembre alle 18 apre i battenti la mostra “Microrganismi straordinari”, allestita al Palazzo Centrale dell'Università di Catania (Sala 6, piano terra) in occasione del V congresso internazionale su "Microbial Diversity", che si svolgerà dal 25 al 27 settembre al Monastero dei Benedettini di Catania.
La mostra è organizzata dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione
e Ambiente (Di3A) e dal Centro universitario per la Tutela
e la Gestione degli Ambienti naturali e degli Agro-ecosistemi (Cutgana) dell’Università di Catania e dalla
Società italiana di Microbiologia alimentare, agraria e ambientale (Simtrea), in collaborazione con il Sistema Museale d'Ateneo (SiMuA); il coordinamento scientifico locale è dei docenti Cinzia Caggia (Di3A) e Giovanni Signorello (Cutgana).
La mostra - nata nell’ambito del
progetto “Microrganismi in mostra” dell'Università di Torino, in collaborazione e con il contribuito di Fondazione
CRT e di "ECCO" (European Culture Collections’ Organization) e sostenuta da
Regione Piemonte - raccoglie 44 immagini scattate con sofisticate tecniche di
microscopia in diverse collezioni di microrganismi italiane ed europee, che
raccontano un viaggio iniziato miliardi di anni fa.
Lo scopo della
mostra è far superare il pregiudizio diffuso sui microrganismi, spesso associati esclusivamente
a problemi di salute, e sottolineare il ruolo cruciale che i microrganismi
rivestono per la vita e per il futuro del nostro Pianeta. I microrganismi sono ovunque:
nel suolo, nell'aria e nelle acque dolci e marine. E nel corpo umano, dove sono
fondamentali per garantirne l’equilibrio funzionale. Dai 2 ai 4 chili del nostro
peso corporeo è costituito dai microrganismi, così numerosi da superare, in
numero, le stelle della Via Lattea! Senza i microrganismi non ci sarebbe vita
sulla Terra. I microrganismi sono essenziali
per l’economia circolare e la bio-economia, con importanti applicazioni in tutti
i settori biotecnologici: dalla produzione di alimenti sicuri e funzionali,
alla produzione di farmaci e biomateriali, terapie mediche.
La mostra sarà visitabile dal 24
settembre al 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 13 e dalle 16 alle 19.
L’esposizione
La mostra raccoglie
44 foto ottenute con
sofisticate tecniche di microscopia per visualizzare organismi piccolissimi; si compone di
40 pannelli,
divisi in
6 sezioni: virus, batteri e archea, simbiosi,
microalghe, lieviti e funghi.
- Il percorso parte dai virus, che, formati solo da un capside proteico contenente
materiale genetico, hanno sviluppato strategie straordinarie per introdursi
nelle cellule e usarle allo scopo di replicarsi. Grazie a tale abilità, oggi
sono utilizzati in molte applicazioni biotecnologiche (lotta biologica,
produzioni di farmaci) e per curare gravi malattie genetiche.
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Altrettanto stupefacenti sono gli archea e i batteri. I primi colonizzano gli ambienti più estremi e inospitali
della Terra come geyser e saline. Hanno caratteristiche metaboliche straordinarie:
ad esempio sono gli unici organismi in grado di vivere a temperature superiori
ai 100 °C e in grado di produrre il metano. La maggior parte dei batteri è
fondamentale per il mantenimento degli ecosistemi e degli organismi con cui
spesso vivono in stretta associazione. Come componente principale del
microbioma umano costituiscono almeno 2 chili del nostro peso corporeo. Sono
utilizzati in moltissime applicazioni biotecnologiche.
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La quarta sezione è dedicata alle simbiosi, associazioni intime fra due
organismi, che portano vantaggi a entrambi (simbiosi mutualiste). I
microrganismi ne instaurano numerose sia tra loro sia con piante o animali. È
grazie alla simbiosi con funghi e batteri che le piante hanno potuto
colonizzare le terre emerse. I licheni, sono il risultato della simbiosi tra
funghi e microalghe o cianobatteri e sono importanti indicatori ambientali e
fonte di nutrimento per molti animali. Molto importanti sono anche le simbiosi tra
funghi e insetti: i funghi sostengono la nutrizione degli insetti in cambio di
una nicchia ecologica esclusiva.
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Si prosegue con le microalghe, i
principali organismi fotosintetici, insieme alle piante, e componenti
essenziali del plancton. Sono già utilizzate per la produzione di biocarburanti
e di una vasta gamma di metaboliti (proteine, lipidi, carboidrati, carotenoidi
o vitamine) usati come integratori alimentari, nella mangimistica e nel settore
farmaceutico e cosmetico.
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Si passa poi ai lieviti, noti soprattutto per il loro uso alimentare (produzione di
pane e altri prodotti lievitati, vino, birra, aceto, formaggi, salumi e la
conservazione acida di prodotti vegetali), sono molto utilizzati anche a
livello industriale per la produzione di molecole come l’acido citrico e per
l’espressione eterologa di molecole di interesse farmaceutico (ad esempio la
produzione del vaccino per l’epatite B). Anche loro vivono spesso in stretta
associazione con altri organismi, tra cui gli umani, per i quali sono una
componente importante del microbioma.
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Si conclude con i funghi filamentosi, organismi costituiti da un insieme di sottili filamenti,
di pochi micrometri, detti ife (che insieme costituiscono il micelio) che si
possono sviluppare per metri e aggregare a formare strutture macroscopiche,
tanto che il più grande organismo presente sulla Terra è un fungo!
Colonizzano tutti gli ambienti, dove svolgono
ruoli cruciali per la sopravvivenza del nostro Pianeta e sono utilizzati in
diversi settori industriali: alimentare (dalla stagionatura di formaggi e
salumi alla produzione di coloranti alimentari e aromi), farmaceutico (dalla produzione
di antibiotici, immunomodulatori e anticolesterolemici), ambientale
(agricoltura sostenibile e biorisanamento) e nella produzione di biopolimeri e
biomateriali.
(24 settembre 2019)
Microbial Diversity 2019
- Microbial Diversity 2019: Da mercoledì 25 a venerdì 27 settembre, al Monastero dei Benedettini, V conferenza internazionale sulla diversità microbica (25 settembre 2019)
- Microrganismi straordinari / Amazing Microorganisms: Visitabile fino al 31 ottobre, al Palazzo Centrale, la mostra fotografica itinerante, allestita in occasione del congresso internazionale "Microbial Diversity" (24 settembre 2019)