Martedì 22 febbraio alle 10, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (
Introdurrà i lavori Giuseppe Vecchio, direttore del Dsps, e discuteranno con l'autore Luca Nivarra, docente di diritto privato all'università di Palermo, Gabriele Carapezza Figlia, ordinario di diritto privato al dipartimento di iurisprudenza della LUMSA, sede di Palermo, e Delia La Rocca, docente di diritto privato al Dsps.
Enrico Caterini è docente di diritto privato e coordinatore del corso magistrale di giurisprudenza dell’Università della Calabria. È autore di monografie e saggi in materia di rapporti reali, proprietà, contratto di ricerca, inclusione sociale, privilegi, fatti di crisi, interpretazione. È condirettore de Il diritto dell’agricoltura e direttore de Le corti calabresi. È nel comitato scientifico della Rassegna di diritto civile e socio della Società italiana degli studiosi di diritto civile.
La pubblicazione si concentra sul rapporto tra il tema della sostenibilità e il giurista. L’ordinamento italoeuropeo e le sue partizioni devono essere sostenibili. È sostenibile ciò che supera l’egoità e la coniuga con l’altruità, che riappacifica e riduce a sintesi il conflitto generazionale, ciò che esalta la doverosità senza la quale non può esservi socialità, ciò che spiega lo sviluppo (e non la soluzione) tra status personae e status civitatis, che afferma la continuità tra le libertà individuali e i diritti sociali, che persegue l’effettività del minimo vitale alla persona quale garanzia dell’ordinamento. Le formazioni sociali, le appartenenze, il debito (anche pubblico), il contratto, l’illecito, sono sostenibili quando assicurano a tutti il minimo vitale dello status personae. La sostenibilità, quale canone ermeneutico e clausola generale, dà sostanza alla meritevolezza e assurge a parametro valutativo dei comportamenti giuridicamente rilevanti. Al giurista il dovere di approfondire le declinazioni della sostenibilità.
L'evento è promosso nell'ambito delle attività previste dal Piano della Ricerca 2016/2018 "Consenso e autorità. Nuove fonti e nuovi modelli di esercizio del potere"
(22 febbraio 2019)