Giovedì 22 novembre alle 10, nell'aula magna del Palazzo Centrale, si terrà il meeting di presentazione e conclusione del progetto "NEPTIS - Soluzioni ICT per la fruizione e l'esplorazione aumentata di Beni culturali", dal titolo "Nuovi modelli di fruizione e valorizzazione integrata in un'area di eccellenza europea: il circuito barocco e del sommerso dell'antico Val di Noto".
Porgeranno i saluti istituzionali il rettore Francesco Basile, il prorettore Giancarlo Magnano San Lio, il prof. Bruno Pignataro, docente di Chimica all'Università di Palermo e project leader di Neptis, il direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura Enrico Foti, e il presidente della struttura didattica speciale di Architettura Bruno Messina.
Aprirà l'incontro l'intervento "Dal museo virtuale al museo reale. Sperimentazione applicata per la valorizzazione dell'heritage culturale", a cura del responsabile scientifico del progetto Lucia Trigilia, docente di Storia dell’Architettura nella struttura didattica speciale di Architettura, che presenterà le attività progettuali svolte e i risultati conseguiti. Seguiranno i contribuiti dei gruppi di ricerca della sds di Architettura, del Dipartimento di Scienze umanistiche e del Dipartimento di Economia e Impresa, coinvolti nella realizzazione del progetto.
Concluderanno il meeting Nicola Mariniello e Vladimiro Scotto Di Carlo, della Engineering SpA, che relazioneranno su "Viaggio immersivo nel barocco attraverso la piattaforma conceptouring di NEPTIS".
Il progetto NEPTIS è incentrato sull'esperienza legata alla fruizione del patrimonio culturale siciliano, definendo e realizzando conceptouring: from concept to cultural experience-oriented tour engineering, un prototipo di sistema integrato finalizzato alla creazione di servizi ed applicazioni di supporto alla fruizione di percorsi, siti e beni culturali.
I partner del progetto hanno lavorato per creare un modello dinamico di engagement degli attori della filiera del cultural heritage, in cui il visitatore non ricopre solamente il ruolo di “fruitore” passivo, ma prende attivamente parte alla creazione dei contenuti e dei servizi relativi al patrimonio culturale. I visitatori, infatti, attraverso smartphone o tablet, potranno essere in grado di costruire percorsi culturali multimediali, personalizzati, interattivi e dinamici o di ricostruire scenari del passato dei siti di interesse, grazie alla possibilità di disporre di contenuti aggiuntivi (approfondimenti e contributi audio/video) aumentando così la qualità della fruizione dei beni culturali.
I servizi e le applicazioni permetteranno, inoltre, la condivisione dei contenuti creando un’interattività multi-utente, anche sfruttando la metafora del gioco, particolarmente gradita ai giovani e giovanissimi.
(22 novembre 2018)