Sabato 15 ottobre alle 9:30, nell'aula magna del Palazzo Centrale dell'Università, si terrà il convegno dal titolo "Etica, Ambiente e Acqua" organizzato dall'Università di Catania e dall'Associazione Idrotecnica Italiana in onore del professore emerito Giuseppe Rossi che negli anni più recenti ha aggiunto le riflessioni etiche sull’approccio alla gestione delle acque e dell’ambiente ai suoi interessi di idrologo e di esperto di risorse idriche.
Nel corso del convegno, che vedrà la partecipazione di esperti dei vari settori (filosofi, ricercatori e professionisti), sarà approfondito il ruolo dell'etica per l'ambiente con una particolare attenzione ai problemi della gestione delle acque e al contributo dei ricercatori e professionisti e soprattutto degli ingegneri. In particolar modo sarà discusso il ruolo dell'etica nell'orientamento delle decisioni politiche a livello internazionale, nazionale e locale e degli stili di vita personale e collettivi in relazione alla crisi ambientale planetaria e all'aggravarsi delle diseguaglianze tra sud e nord del pianeta.
Proprio il convegno sarà occasione per mettere a confronto e a aprire un dialogo tra cultori delle discipline umanistiche e scientifiche e il mondo delle professioni per individuare gli strumenti più adatti a guidare le trasformazioni necessarie nei comportamenti professionali, nella formazione dei giovani e nelle decisioni politiche.
Le relazioni introduttive affronteranno alcune questioni chiave: la crisi dell’etica tradizionale e l’emergere dell'etica del rapporto fra uomo e ambiente (etica planetaria), le responsabilità etiche dell’uomo (e in particolare degli ingegneri e degli altri professionisti) ed i principi applicabili all’uso delle risorse idriche, alla salvaguardia dei corpi idrici, alla tutela della qualità delle acque ed alla mitigazione del rischio di catastrofi connesse all’acqua (alluvioni, siccità).
Sarà presentata la "Carta eco-etica", elaborata a cura del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Una tavola rotonda conclusiva intende contribuire a migliorare il dialogo tra cultori di discipline umanistiche, cultori di discipline scientifiche e mondo delle professioni per individuare gli strumenti più adatti a guidare le trasformazioni necessarie, nella formazione dei giovani, nei comportamenti professionali e nelle decisioni politiche.
(15 ottobre 2016)