Venerdì 20 maggio alle 9, nell'aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia, si riunirà la Task force sulle questioni tecnico-economiche (Tftei) della Convenzione delle Nazioni Unite su Inquinamento atmosferico transfrontaliero di lungo raggio (Lrtap).
La task force, in cui sono impegnati esperti di vari Paesi che hanno aderito alla convenzione, per la prima volta si riunisce in una sede universitaria dove, nel corso dei lavori, esaminerà lo stato di avanzamento delle attività previste dal piano di lavoro 2016/17 per l’implementazione della Convenzione. L'unità operativa, infatti, si occupa di analizzare le tecnologie di abbattimento degli inquinanti atmosferici e, dove possibile, dei relativi costi di attuazione.
La Convenzione, ratificata da 51 Paesi tra cui l'Italia, è stato il primo esempio di trattato internazionale che abbia posto limiti legalmente vincolanti sulle emissioni atmosferiche e si occupa della riduzione di inquinanti atmosferici, cosiddetti “transfrontalieri” con l’obiettivo ultimo di ridurne l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente. Al termine della riunione ufficiale della task force, il co-presidente italiano Tiziano Pignatelli (Enea) terrà una sessione informale (in italiano) di domande/risposte.
Il meeting ufficiale sarà preceduto - giovedì 19 maggio alle 16:30, nell'aula magna dell’Edificio della Didattica di Ingegneria - da un seminario informativo sulla Convenzione Onu-Ece (United Nations Economic Commission for Europe), tenuto da Pignatelli, per illustrare la storia, le finalità, la struttura, i protocolli, le attività e i principali risultati raggiunti dalla Convenzione in oltre 35 anni dalla sua nascita, nonché gli aspetti tecnico-scientifici e di policy. Obiettivo principale del seminario - rivolto, in particolare, agli studenti dei corsi di studio di Fisica, Chimica e Ingegneria - è la divulgazione dei temi della Convenzione ad un pubblico più ampio dei soli addetti ai lavori, temi che raramente vengono trattati dai media, sebbene inquinanti come, ad esempio, le polveri sottili e l’ozono costituiscano un grave pericolo per la salute umana e influenzino negativamente la vita quotidiana delle persone. In particolar modo, nel corso del seminario sarà evidenziato come la Convenzione costituisca un chiaro esempio di sviluppo di policy sulla base di risultati tecnico-scientifici.
(19 maggio 2016)