Si svolgerà tra Catania e Augusta, da giovedì 10 a sabato 12 marzo, il convegno dal titolo "Deindustrializzazione e controversie ambientali nel Mezzogiorno d'Italia". Il convegno è il prodotto della collaborazione tra due progetti di ricerca Fir dell'Ateneo di Catania, "Territorio Sviluppo Ambiente" e "Smart Assemblages. Frizioni, disastri e green economy", e affronterà il tema della deindustrializzazione in una prospettiva interdisciplinare, mettendo a confronto diversi casi studio: Augusta, Gela, Termini Imerese, Matera, Brindisi, Taranto, Avellino, Bagnoli, Termoli, Porto Torres e Ottana.
In programma, due tavole rotonde: una a Catania, con gli studiosi, sugli apporti che i diversi saperi disciplinari possono dare alla comprensione del fenomeno; l'altra ad Augusta, con i protagonisti sociali, sulle prospettive dell'area industriale petrolchimica megarese. Saranno al centro del convegno i temi della crisi strutturale degli insediamenti industriali meridionali a fronte dei processi di globalizzazione, della disoccupazione e trasformazione dei profili sociali e culturali degli abitanti dei luoghi, delle ricadute ambientali in termini di inquinamento e bonifica dei siti, dei processi di riqualificazione, riconversione e risignificazione dei territori in via di deindustrializzazione.
I lavori prenderanno il via giovedì 10 marzo, a partire dalle 14:45, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini (dipartimento di Scienze umanistiche) con la sessione intitolata "Fabbriche del tardo industrialismo"; proseguiranno venerdì 11 marzo, alle 9:15, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali) con la sessione "Industrie a rischio: lavoro, salute, ambiente"; e si concluderanno sabato 12 marzo (ore 9:30), al Circolo Unione Augusta, con la tavola rotonda conclusiva "Quale futuro per il territorio: tra bonifica, riconversione e deindustrializzazione".
(10 marzo 2016)