Domenica 14 giugno alle 18, alla Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte di San Giovanni La Punta (Ct), sarà presentata la sezione permanente dedicata agli abiti d’epoca, realizzata in collaborazione con il Museo del Costume / Cucina di Scicli, e la mostra collettiva temporanea di giovani artisti nazionali Tessiture contemporanee, a cura della storico dell’arte Ilaria Bignotti.
A poco più di un mese dalla presentazione presso la Fondazione Bevilacqua la Masa, di Venezia del libro, edito da Mimesis, Resilienza italiana, dialoghi e riflessioni che introduce alla conoscenza del Movimento di Arte e Cultura Resilienza italiana, la curatrice del testo e del movimento, Ilaria Bignotti è impegnata in Sicilia, precisamente a Catania, con un nuovo progetto espositivo, Tessiture contemporanee.
Resilienza italiana, ideato e fondato nel 2013 da Ilaria Bignotti e dallo scultore Francesco Arecco, è il movimento che riunisce scultori, intellettuali, operatori culturali e non solo all’interno della riflessione sullo stato dell’arte in Italia, in particolare, della scultura. Quest’ultima racchiude in sé diversi elementi centrali del dibattito culturale e sociale odierno: il ruolo del territorio in relazione ai materiali; la dimensione pubblica dell’opera; il significato della presenza dell’artista nel sociale, il valore della peculiarità di ogni luogo quale contesto creativo; il confronto interculturale; il concetto di monumento.
Paola Anziché, Alberto Gianfreda, Francesca Pasquali, Laura Renna, sono i nomi degli artisti (gli ultimi tre sono anche membri del collettivo Movimento di Arte e Cultura Resilienza italiana) invitati a partecipare alla collettiva Tessiture Contemporanee. Attraverso le opere esposte, la mostra vuole analizzare le modalità e le motivazioni che stanno alla base delle diverse ricerche artistiche contemporanee proposte dalla Bignotti. Dall’intreccio alla cucitura, dalla filatura alla scultura: sono queste le tecniche utilizzate dagli artisti per rinnovare e inventare nuovi materiali tessili, in seguito, trasformati in sculture di notevoli dimensioni e in installazioni site-specific.
La Sezione d’abiti d’epoca, collocata al piano superiore della fondazione, in un’ala a essa esclusivamente dedicata, si compone di una ricca collezione di abiti, accessori e intimo d’epoca risalenti ai primi del settecento, a metà dell’ottocento e del novecento, il cui allestimento e la cui visione scientifica sono stati curati dai Responsabili Assoluti del Museo del Costume / Cucina di Scicli, Giovanni Portelli e Giovanna Giallongo.
(14 giugno 2015)