Lunedì 11 maggio alle 20, al Cinema King di Catania, sarà proiettato il film documentario di Nella Condorelli, 1893. L'inchiesta. Sarà presente l'autrice.
Intervengono insieme all'autrice: Saro Mangiameli, Università di Catania; Rino Messina, magistrato, autore de "Il processo imperfetto"; Zina Bianca, Fildis; Piero Sciotto, autore con Dario Fo de "Ciulla, il grande malfattore". Coordina Luciano Granozzi, Università di Catania.
Ottobre 1893. Mentre i giornali pubblicano dispacci di polizia sull'agitazione promossa nelle campagne siciliane da un movimento che si è dato un nome inedito "Fasci dei Lavoratori", Adolfo Rossi, un giornalista veneto noto negli ambienti dell'informazione per le sue cronache schiette, decide di saperne di più. Parte per un'inchiesta nell'Isola.
E' il solo cronista a farlo: il Governo considera i Fasci Siciliani "un affare di ordine pubblico", e la stampa nazionale avalla questa tesi. Viaggiando per un mese perlopiù a dorso di mulo, Rossi incontra e racconta i Fasci : nè briganti, nè banditi, nè cospiratori: sono contadini e zolfatari, uomini e donne. In lotta contro lo sfruttamento del lavoro e la schiavutù del feudo, hanno idee chiare e richieste precise.
L'inchiesta di Rossi, al centro del film documentario di Nella Condorelli, è l'unica testimonianza diretta esistente dei Fasci Siciliani dei Lavoratori che, tra il 1891 ed il 1894, arrivarono a contare trecentomila iscritti, le donne in prima fila, e più di 160 sedi in tutta l'isola. Repressi nel sangue dalle truppe regie e dalla mafia, dimenticati in Italia, i Fasci Siciliani dei Lavoratori sono considerati dalla storiografia internazionale il movimento sociale più importante del XIX.mo secolo dopo la Comune di Parigi. Per Sciascia, anche la prima ribellione popolare antimafia dell'Italia moderna e contemporanea.
(11 maggio 2015)