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Etna Madre Nostra

Giovedì 7 maggio alle 10, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini, presentazione del documentario sull'Etna realizzato dalla web tv d'ateneo Zammù TV

Giovedì 7 maggio alle 10, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini, nell'ambito del corso di Storia e critica del cinema del dipartimento di Scienze umanistiche (prof. Alessandro De Filippo) sarà presentato in anteprima il documentario sull'Etna in due parti "Madre nostra. Storie di vita attorno a un vulcano" realizzato lo scorso anno dalla web tv d'ateneo Zammù TV.

Il documentario è stato realizzato per onorare l'inserimento dell'Etna nella lista Unesco dei patrimoni mondiali dell'umanità attraverso le voci di chi ha scelto di vivere sul vulcano o di chi ha cambiato il proprio stile di vita per dedicarsi a pieno a “mamma Etna”. Oltre alle testimonianze - il vulcanologo Boris Behncke, il liutaio Giuseppe Severini, il presidente del centro di aggregazione Gapa di San Cristoforo Toti Domina e il gestore dello storico Rifugio Citelli Daniele Pennisi - c'è poi l'affascinante "viaggio in littorina" per raggiungere il vulcano sui vecchi vagoni della Ferrovia Circumetnea. Una carrellata di volti, luoghi, visioni di ciò che sta davanti ai nostri occhi: ‘a Muntagna.

La regia e le riprese sono di Marco Pirrello, il suono in presa diretta è di Mauro Sodano, l'operatore drone è Antonio Zimbone. Hanno collaborato al montaggio Agata Ventura, Lorenzo Di Silvestro e Paolo Riela e Stefania Andriani all'organizzazione generale. 

Nell'ambito del corso monografico sul documentario storico siciliano, gli studenti avranno così la possibilità di mettere a confronto documentari degli anni Quaranta e Cinquanta, che saranno mostrati durante l'incontro, con i cambiamenti che il digitale ha portato sia sulle tecniche che sul linguaggio, dal Secondo Dopoguerra a oggi. Le riprese di "Madre nostra" sono state realizzate, ad esempio, anche con l'uso di droni, ma le moderne tecnologie prevedono anche l'utilizzo di GOPRO, di mini steady-cam. E inoltre sono gli anni della condivisione sulla rete, di Vimeo e di YouTube. Ma paradossalmente i problemi di produzione di sessant'anni fa si ripropongono nonostante il progresso tecnologico abbia semplificato la produzione e ampliato le possibilità di distribuzione dei documentari.


Guarda il servizio sulla presentazione del documentario avvenuta in occasione del primo anniversario dell'inserimento dell'Etna nella lista del patrimonio Unesco (19 giugno 2014).

(07 maggio 2015)


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