Lunedì 23 febbraio (ore 20:15 e 22:30), al Cinema King di Catania, sarà proiettato il film di Maria Arena, Gesù è morto per i peccati degli altri.
Interverranno la regista Maria Arena, la sceneggiatrice Josella Porto, la produttrice Gabriella Manfrè, insieme ai protagonisti e la troupe. Introdurrà il film Alessandro De Filippo, Docente di Storia e critica del cinema, Università degli Studi di Catania.
Franchina, Meri, Marcella, Santo, Totino e Wonder sono trans che si prostituiscono da decenni nel quartiere San Berillo di Catania, tra loro c'è anche una donna, Alessia. Il quartiere è un pugno di strette vie in rovina lasciate al degrado per 50 anni e oggi più che mai contese da interessi economici sempre più pressanti. Invitati dal politico di turno a immaginare un futuro diverso, le trans rimettono in gioco desideri e paure frequentando un corso per badanti.
Questa novità s'innesta ma non muta i ritmi della particolare comunità di San Berillo in cui il tempo è scandito dalle feste dedicate a Santi e Madonne più che delle stagioni. Tra fede religiosa, amore e sogni per un futuro migliore, come novelle Samaritane, le buttane di San Berillo si raccontano attraverso aperti dialoghi tra le vie del loro quartiere, rivendicano i loro diritti, presentano l?intimità delle loro famiglie e della loro solitudine davanti alla porta in attesa dei clienti. Chi sarebbero loro dopo la "riqualificazione" del quartiere? A nessuno importa, ma per tutti è facile immaginarle accanto alle maschere troppo truccate che restano impresse al guidatore nelle strade a scorrimento veloce ai margini di ogni città.
"Merce e spirito si fondono a San Berillo. Corpi mutilati in cerca d’identità, scandalose squillo che dissimulano travagli interiori, prostitute che credono nel Signore, esseri umani che vorrebbero essere trattati come tutti gli altri, perché anche loro credono in Dio. “E Dio ama tutti gli esseri umani nello stesso modo, Gesù ci ama per quello che siamo” ripetono instancabilmente sui bordi dei marciapiedi. Franchina, Meri, Alessia, Marcella, Wonder, Totino, Santo. Seni esplosivi in silicone, anime in cerca di dignità. Trasgressione e preghiere. Rosari e rituali sacri, come quelli del giorno di Pasqua, quando i transessuali insieme alle altre prostitute sfilano in processione per le strade del quartiere portando la croce, calvario non solo dei loro peccati, ma “di tutta l’umanità”, come tengono a precisare.."(corriere.it)
(23 febbraio 2015)