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A compass needle for our starry universe

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Mercoledì 23 aprile allo spazio Zelle Arte Contemporanea (Palermo) inaugurazione collettiva d'arte a cura di Guillaume Von Holden. Visitabile fino al 25 maggio

Marco Bernacchia, New object 28

Mercoledì 23 aprile allo spazio Zelle Arte Contemporanea (via Matteo Bonello, 19 - Palermo) si inaugurazione la collettiva d'arte internazionale a cura di Guillaume Von Holden dal titolo A compass needle for our starry universe. L'evento, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 25 maggio.  

L'organizzazione dell'evento è affidata a Guillaume Von Holden, antropologo attento da anni alle connessioni tra la storia dell’uomo e gli sviluppi dell’arte contemporanea. Gli autori presenti sono: Marco Bernacchia, Vito Drago, Carlos Llavata, Federico Lupo, Leo and Pipo, Filippos Tsitsopoulos, Sergio Zavattieri.

Così come afferma lo stesso Von Holden, l’artista è un’utile, seppur intuitiva, cartina al tornasole per le scienze antropologiche, generando una concatenazione infinita di elementi tradizionali cesellati puntigliosamente sul nastro polveroso del tempo, un’arte dichiaratamente figlia e mai genitrice, seppur capace di provocare temporanee amnesie.
Gli artisti di questa selezione affrontano la tradizione scandagliando le possibilità di adattamento, di mimesi, o di astrazione da tempi e luoghi, affidandosi a memorie intime o collettive.
Una sorta d’infinita scatola scenica capace di accogliere e ingoiare ogni tempo ed ogni luogo, tracciando attraversamenti trasversali di carattere narrativo così come puramente concettuale.
Dalla credulità / incredulità popolare descritta da Zavattieri nei suoi falsi storici, attraverso il ponte di congiunzione tra perfezione cristallina della natura e pensiero applicato alla (dis)funzione, delineato dal “new object di Marco Bernacchia; dai cortocircuiti innescati dal greco Tsitsopoulos, tra decadenza barocca e disillusione contemporanea, sino ai ritratti di piccolo formato, con i quali Federico Lupo sembra piegare la tipica ritrattistica nobiliare ad un registro popolare, abbracciando infine il mood tragico, di “Stroke” di Carlos Llavata, non resta altro se non la chiosa chiarificatrice di Leo & Pipo, un esplicito invito a guardarsi indietro e specchiarsi in un passato costantemente ricodificato.

Per info: +39 3393691961 - zelle@zelle.it

(23 aprile 2009)

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