Wall-e
Cosa accadrebbe se il genere umano dovesse abbandonare la Terra perché i mostri della sporcizia, “gli sporcosauri” l’hanno seppellita sotto una montagna di rifiuti? Lo ha immaginato l’ultimo film di animazione della Disney-Pixar,
Wall.e. L’unico superstite rimasto sul pianeta è un piccolo robot compattatore di rifiuti che continua incessantemente, ma inutilmente, a compiere il lavoro per cui è stato programmato.
Come hanno reagito o reagiranno i bambini alla visione di questo romantico capolavoro del cinema di animazione? Per saperlo, gli studenti delle scuole dell’obbligo di Catania sono stati invitati a teatro, portando ciascuno un sacchetto di spazzatura da casa e preparandosi a partecipare ad una serie di
socioplay il cui titolo è appunto
Gli sporcosauri.
L’iniziativa è promossa dal Teatro Stabile di Catania nell’ambito del
Progetto Teatro Giovani e dell’attività della Scuola d’arte drammatica “Umberto Spadaro”, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche scolastiche del Comune e con il patrocinio dell’Ato. Da questa sinergia istituzionale è nata una serie di azioni teatrali e socioplay improvvisati con gli allievi della Scuola dello Stabile. Obiettivo: sconfiggere i mostri della sporcizia, liberare città, uomini e animali dallo sporco e dai rifiuti.
Il triplice appuntamento è al Teatro Ambasciatori per
giovedì 11 dicembre alle 10,30,
venerdì 12 dicembre alle 15.30,
sabato 13 dicembre alle 16.30.
Gli studenti saranno coinvolti in stimolanti giochi teatrali. Ideazione e regia sono di Ezio Donato, coordinatore del Progetto Teatro Giovani e direttore della Scuola “Umberto Spadaro”. La conduzione dei socioplay è di Ottavio Rosati, la musica Carlo Insolia, i movimenti sono di Donatella Capraro.
Un socioplay non è infatti una vera e propria rappresentazione teatrale, nel senso che tradizionalmente si dà a questa espressione (anche se si serve di tutti i mezzi teatrali, dalle luci alle scene), bensì la drammatizzazione realizzata da tutti i partecipanti, senza distinzioni di attori e spettatori, attraverso giochi di ruolo spontanei o programmati. Il socioplay investe problemi generali che affronta da un punto di vista psicologico, sempre in una dimensione “ludica” ma, nello stesso tempo, sotto l'aspetto sociale e collettivo.
Attraverso il gioco teatrale, sarà dunque offerta l'opportunità di dare movimento e voce ai bambini ed ai ragazzi per combattere la loro battaglia a favore dello smaltimento ecosostenibile dei rifiuti. Il Teatro sarà, così, restituito a quella funzione umana e civile che lo dovrebbe sempre caratterizzare e quindi non solo come luogo di intrattenimento ed arte dell'effimero.
(11 dicembre 2008)